Parabita, revocato il decreto di indizione delle nuove elezioni. Stop ai comizi. Quinto: “Decisione incomprensibile”

Sul provvedimento da parte di “Via XXV Luglio” l’Avvocato Pietro Quinto, difensore degli amministratori della Giunta Cacciapaglia evidenzia le molteplici contraddizioni.

Sembrava giungere al termine l’Amministrazione del Commissario Prefettizio del Comune di Parabita. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero dell’Interno aveva fissato per il 21 ottobre prossimo le nuove consultazioni elettorali per quel che riguarda i Municipi sciolti per presunte infiltrazioni mafiose. Aveva, per l’appunto, perché nella giornata di ieri, è arrivata la revoca della convocazione delle elezioni da parte del Prefetto. Su questo provvedimento da parte di “Via XXV Luglio” l’Avvocato Pietro Quinto, difensore degli amministratori della Giunta Cacciapaglia evidenzia le molteplici contraddizioni.

“La revoca del decreto di indizione dei comizi elettorali sarebbe motivata dal procedimento, in itinere, della proroga della gestione commissariale. Ciò avviene quando ancora non esiste un decreto proroga, né si conosce la durata dell’eventuale proroga concessa. Evidentemente la revoca del decreto di indizione comizi è stata determinata dai rilievi sollevati dal Ministero dell’Interno e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla contraddittorietà dei comportamenti in relazione alla convocazione dei comizi ed alla decisione di richiedere una proroga della gestione commissariale”, afferma il legale leccese.

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L’Avvocato Pietro Quinto

“Rimane, comunque, sullo sfondo un interrogativo sulla legittimità della richiesta proroga, sia sul piano formale che sostanziale.

Piano formale

“Sul piano formale perchè la richiesta di proroga deve essere formulata 50 giorni prima della scadenza della gestione commissariale. Nella specie si ignora quale sia la data di scadenza della gestione commissariale risalente al DPR 17.02.2017. I 18 mesi, infatti, previsti dal decreto sono scaduti il 17 agosto. Sostiene l’Avvocatura Generale dello Stato che, invece, la data scadenza sia il 29 settembre. In relazione ad entrambe le interpretazioni non è rispettato il termine perentorio di 50 giorni, atteso che la richiesta di proroga è stata formulata il 14 settembre”.

Piano sostanziale

“Sul piano sostanziale è veramente assurdo e contrario a ogni logica, sostenere che a fronte delle elezioni sia preferibile una proroga della gestione commissariale, perdurando nella comunità di Parabita una situazione emergenziale. Si tratta di un’offesa alla razionalità, all’intelligenza e alla dignità dei cittadini di Parabita.

Tutto ciò, peraltro, in presenza di una sentenza del TAR Lazio, che, con ampia motivazione ha già evidenziato, annullandolo, l’illegittimità del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale e della stessa nomina della gestione commissariale. Sicchè la sospensiva tecnica accordata dal Consiglio di Stato non legittima le plurime iniziative assunte dalla Amministrazione Statale che ledono, altresì, le competenze del Giudice Amministrativo, nella specie, la decisione del Consiglio di Stato di fissare l’udienza del 27 settembre p.v. per decidere nel merito la conferma o meno della sentenza del TAR Lazio.

La verità vera – conclude l’avvocato Quinto – è che rimane tutto incomprensibile, così come è ingiustificato questo accanimento nei riguardi del Comune di Parabita.

Tanto più che in contemporanea stanno insorgendo accese polemiche su alcune discutibili iniziative assunte dai Commissari con l’affidamento di incarichi privi di giustificazione”.