
È stata una tornata elettorale affollata, quella conclusa nel pomeriggio di ieri. Oltre ai voti sul referendum costituzionale e le elezioni regionali, molti cittadini salentini sono stati chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale.
I riflettori erano puntati anzitutto su Tricase, dove la situazione resta ancora in bilico: sarà il ballottaggio a decidere le sorti del palazzo di città, conteso da Carmine Zocco e Antonio De Donno, entrambi di centrosinistra e con consensi superiori al 30%. Male il centrodestra di Donato Carbone, superato anche dai cinque stelle guidati da Giovanni Carità.
Si conclude con la vittoria del centrodestra di Ottavio De Nuzzo, invece, la corsa per la città di Casarano. Di professione geometra, De Nuzzo raccoglie l’eredità dell’uscente Stefano, superando la soglia del 50% dei consensi che gli consente di insediarsi alla guida della giunta senza il ricorso al ballottaggio. Il centrista Fedele Colucci raccoglie un buon 33%, staccando gli altri due candidati, Antonella Barlabà e Marzia Maria Ferraro, che non vanno oltre il 10%.
Si è conclusa anche la corsa nei restanti comuni, con tante conferme e ribaltamenti di fronte. Tra le riconferme quella dell’avvocato Emanuele Solazzo vittorioso ad Arnesano, dove batte la sfidante Maria Laura Gerardi con una percentuale larga, quasi del 60%. Espressione del centrodestra, Solazzo ha raccolto oltre mille preferenze conquistando 8 seggi in consiglio.
Anche a Martano si riconferma il sindaco uscente, Fabio Tarantino, con percentuali bulgare, vicine al 76%. La sfida a due, che vedeva contrapposto Cesare Maurizio Conte, ha avuto un andamento chiaro, che consegna la città a Tarantino per il secondo mandato consecutivo.
Sarà continuità anche a Maglie dove la contesa spuntata dall’uscente Ernesto Toma è stata aperta sino all’ultimo. Il sindaco conquista il bis con il 50%, contro il 43 % dello sfidante Antonio Refolo, espressione del centrosinistra cittadino. Male il movimento 5 stelle, che con Salvatore Ruberti si assesta sotto al 7%.
Bis anche per l’uscente Dina Manti, che a Corigliano d’Otranto sbaraglia facilmente la concorrenza di Tommaso Condò e Cristina Rota. Con oltre 2400 consensi e il 63,86% sarà ancora lei alla guida della città per il prossimo quinquennio. Non va oltre il 32% Tommaso Condò; ampia la forbice da Cristina Rota, ferma a un 3,95% che non le consente l’accesso al Consiglio.
Ribaltamento di fronte, invece, a Calimera dove l’ingegnere Gianluca Tommasi strappa lo scranno più alto a Francesca De Vito, in corsa per la riconferma. Il 54% consente al centrodestra di Tommasi di avere la meglio sugli sfidanti, costretti ad accomodarsi nei seggi di minoranza dopo un quinquennio alla guida della città.
La corsa a tre di Cutrofiano è vinta da Luigi Melissano, primo a tagliare il traguardo con il 43% delle preferenze. Staccati i due contendenti Nicola Masciulli, ex presidente del consiglio comunale e Santo Donno, rispettivamente fermi al 29,74% e 27,13%.
A Gagliano del Capo il dopo Nesca vede la guida di Gianfranco Melcarne, commercialista 47enne, che con il 43,64% si aggiudica la corsa a tre, inseguito dall’assessore uscente della giunta Nesca, Antonio Ercolani – fermo al 31% – e Riccardo Monteduro, che non va oltre il 24,83%.
A Melpignano è stata lotta all’ultima scheda, con la candidata Valentina Avantaggiato che la spunta sull’uscente Ivan Stomeo per sole 3 preferenze. Con 711 voti contro i 708 sarà dunque Avantaggiato a guidare la città per i prossimi cinque anni, anche grazie alla spaccatura del centrosinistra per il quale ha corso anche Francesco Garrapa, fermo a 231 voti e il 14% dei consensi.
Sfida intensa anche a Monteroni di Lecce dove il risultato arriva alle battute finali, dopo il testa a testa tra Gianluca Barba e Mariolina Pizzuto. È proprio la Pizzuto a spuntarla, con il 25,94% contro il 24,65% che le consente di sconfiggere il contendente più insidioso e soffiare la poltrona più alta di palazzo di città all’uscente Angela Storino, che non va oltre il 17,82%, superata anche da Gianluca Lorenzo, con il 18,56%. Chiude la corsa a cinque Piero Favale, con il 12.83%.
Neviano opta per la continuità con l’elezione di Fiorella Mastria, figlia della prima cittadina uscente Silvana Cafaro. Il 37,21% le consente di sbaragliare la concorrenza di Luigi Stifani, che raggiunge un buon 31,85%, e gli altri due competitors, Antonluca Iaia e Adriano Napoli, l’uno in corsa col 25%, l’altro staccato di molto con il 5,74%.
Può definirsi quasi un bis anche il risultato che emerge dalle urne di Porto Cesareo, dove al doppio mandato di Salvatore Albano fa seguito l’elezione di Silvia Tarantino, vicesindaco dell’amministrazione uscente. La percentuale del 41,11% le consente di avere la meglio sull’ufficiale di marina Francesco Schito, che non supera il 33,75% e Anna Paladina, collega imprenditrice, staccata di oltre 15 punti.
La prima elezione storica del comune di Presicce-Acquarica si conclude con la vittoria di Paolo Rizzo, alla guida della lista civica Avanti. Una sfida agguerrita quella che ha visto trionfare Rizzo, che stacca i due contendenti di pochi punti percentuali. Sfondano la soglia del 30%, infatti, anche Giacomo Monsellato e Antonio Rocco Duca, che insieme a Rizzo hanno corso per la prima grande sfida elettorale che ha coinvolto i due comuni appena unificati.
A Racale la staffetta di Donato Metallo – appena eletto al consiglio regionale – la raccoglie Antonio Salsetti, continuatore della linea del più suffragato degli eletti del Partito democratico in Regione. Una percentuale alta, oltre il 64%, consente a Salsetti di vincere la corsa a due con il competitor Davide Gaetani, costretto ad accontentarsi del 35,70%.
A San Pietro in Lama la corsa a due vede trionfare Vito Pietro Mello, forte del 59,54% con cui conquista la poltrona più alta di palazzo di città a scapito dell’ex primo cittadino Salvatore Tondo. La sfida tra gli ex alleati è favorevole quindi al 46enne Mello, già alla guida del comune salentino dopo la morte improvvisa di Raffaele Quarta nel settembre 2019.
Anche Sogliano Cavour ha un sindaco dopo il commissariamento prefettizio del 2018. È Giovanni Casarano a conquistare la fascia di primo cittadino, con una percentuale del 45,94%. Staccati i due contendenti, Angelo Polimeno e Roberto Cucco, rispettivamente fermi al 27% e 26% delle preferenze.
Nuovo sindaco anche per il comune di Surbo, colpito – come Sogliano – dal commissariamento prefettizio del 2018 a causa di infiltrazione mafiose. Dopo i commissari, è Ronny Trio a conquistare la poltrona di primo cittadino con il 47,71%. Di professione docente universitario, Trio sbaraglia la concorrenza dei contendenti Antonio Cirio – fermo al 34% – e Nicola Donno, che non va oltre il 18,26%.
A Uggiano la Chiesa sarà Stefano Andrea De Paola il nuovo cittadino, dopo che il computo delle schede gli ha assegnato il 51,6% delle preferenze contro il 48,4% assegnato ad Antonio Luigi Nicolazzo. L’avvocato De Paola, dunque, siederà alla guida della città dopo il doppio mandato di Salvatore Piconese di cui De Paola era strenuo oppositore.
La corsa a due di Veglie vede vittorioso Claudio Paladini, che esulta al fotofinish sul rivale Giovanni Carlà staccato di pochi decimi. È col 28,71% contro il 27,9% che Paladini ha la meglio sul rivale, riconfermandosi per il secondo mandato dopo la mozione di sfiducia che lo scorso giugno ha costretto allo scioglimento la giunta in carica, conducendo la città di Veglie alle elezioni che oggi consentono a Paladini di proseguire il percorso avviato negli anni precedenti.