Ci siamo. Ancora un po’ di pazienza e sarà possibile ammirare dal vivo e nel pieno del suo splendore – dunque non solo sui libri di storia dell’arte – quell’antico rosone centrale simbolo del barocco leccese. O meglio, parafrasando l’Arcivescovo, Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, i cittadini possono già guardare in prospettiva ad una Basilica di Santa Croce «liberata dalle sue gabbie». «Finalmente gusteremo questo magnifico monumento d’arte religiosa», ha detto col sorriso sulle labbra il pastore della Chiesa di Lecce durante la conferenza stampa avente come tema l’avvio dei lavori di completamento del noto luogo di culto salentino. Grazie ad un finanziamento di ben due milioni di euro ad opera della Regione Puglia si prevedeno, infatti, diversi restyling: l’illuminazione artistica, il restauro di facciata e controfacciata (ma anche della navata laterale destra e dei parametri murari interni), delle cappelle, della casa canonica, della campanaria. E poi ancora il recupero e la protezione delle coperture, più un dispositivo di allontanamento dei volatili a onde elettromagnetiche.
Eppure, la vera novità è un’altra. Durante le operazioni di revamping del sito verrà organizzato un vero e proprio percorso. In tal modo, turisti e passanti avranno modo di seguire live il processo di ristrutturazione. «Partecipazione attiva nel vero senso della parola – dice l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico – per l’emblema di un’unicità tutta pugliese. Siamo eredi di un enorme e straordinario patrimonio artistico-culturale». Un cantiere chiuso? Niente affatto; semmai, strumento di informazione tramite l’apposita campagna atta a tenere “sintonizzata” un’intera comunità. Un sistema di visite guidate accompagnerà le persone nell’interazione col tessuto monumentale territoriale, consentendo loro di osservare il tutto da un’angolatura ravvicinata della facciata stessa. Progetto messo in piedi grazie alla sinergica collaborazione istituzionale tra Arcidiocesi (in qualità di ente beneficiario del contributo), Soprintendenza (realizzatrice del progetto di esecuzione attraverso una procedura aperta) e Ditta aggiudicataria dell’appalto, la Nicolì Srl. Proprio quest’ultima è riuscita a convincere la commissione e la data di consegna dei lavori risulta quella odierna. Elementi innovativi sia sotto il profilo della comunicazione che della gestione complessiva.
Una scelta precisa, dunque, da via Capruzzi considerata particolarmente rilevante dal punto di vista storico, religioso e identitario. «Perché il Salento – continua Loredana Capone – e la Puglia hanno molto di più da far vivere e raccontare della sola splendida costa. I beni ecclesiastici sono un capitolo che la Regione intende approfondire e rilanciare anche nell’ottica dell’offerta turistica regionale».
«Siamo felicissimi di aver ottenuto questo finanziamento dalla Regione – ha poi proseguito Mons. D’Ambrosio – perché così ci viene conferita una grossa mano nel mantenere intatta l’opera dei nostri antenati. Noi cerchiamo di farlo, man mano, con i proventi dell’8X1000. Speriamo che a breve goda di tali benefici pure la Cattedrale». A fargli eco, la Soprintendente dei Beni Culturali di Lecce, Brindisi e Taranto, Maria Piccarreta:«Se un bene culturale non è fruibile, questo muore. E dunque posso definirmi orgogliosa dell’eccezionale rapporto avviato con la Regione Puglia e le comunità»