«Copertino non si Lega», il flash-mob delle ‘sardine’ per conquistare le piazze del Salento

In attesa del grande appuntamento di Piazza Sant’Oronzo a Lecce del 15 dicembre, il movimento ideato da Mattia Santori manifesta a Copertino domenica 1 dicembre in piazza Umberto I

«Copertino non è una città leghista! Quante volte avresti voluto metterci la faccia e poi ci hai ripensato? Quante volte ti è salito il mal di pancia leggendo i commenti sotto i post della Lega? Quante volte ti sei detto “non può essere vero”? Bene, è venuto il momento di cambiare l’inerzia della retorica populista, di dimostrare che i numeri contano più della prepotenza, che la testa viene prima della pancia e che le persone vengono prima degli account social».

Copertino non si Lega

Fanno sul serio Le Sardine che, in attesa del grande appuntamento nel capoluogo leccese previsto per il 15 dicembre, si organizzano anche nella provincia salentina.

Domenica, 1 dicembre, sarà la volta di Copertino che ospiterà il raduno anti-leghista del movimento ideato da Mattia Santori e che deve la sua esplosione al successo bolognese di Piazza Maggiore in occasione della concomitante presentazione della candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni al Paladozza, introdotta e consegnata all’ovazione dei suoi elettori proprio da Matteo Salvini in persona.

In quell’occasione Le Sardine dimostrarono una forza probabilmente anche per loro inaspettata, una forza che le ha rese popolari in tutto lo Stivale che non si riconosce nella Lega e che non vuole affidare le chiavi della battaglia politica a quelle forze di governo che non ritiene sufficientemente credibili (parliamo di M5S, Partito Democratico, Italia Viva e Leu).

L’appello social

«Solidarietà, Accoglienza, Rispetto, Diritti Umani, Intelligenza, Non violenza, Antifascismo. Basta odio, razzismo, violenza, xenofobia, omofobia – scrivono nel loro invito social a tutti quelli che si vorranno unire al loro appello -. Basta con i politici che fomentano gli istinti peggiori per racimolare voti. È arrivato il momento di testimoniare i valori fondamentali della nostra società: antifascismo, antirazzismo, solidarietà e tolleranza».

Di piazza in piazza e di città in città, Le Sardine hanno conquistato un consenso che non è solo social ma che con ogni probabilità non si trasformerà in impegno elettorale.

Nessuna bandiera di partito in piazza

Le Sardine temono l’infiltrazione degli ‘squali’ della politica nel loro movimento, gente che voglia sfruttare la loro freschezza e la loro popolarità per portare acqua al proprio vecchio mulino e mettono subito le mani avanti: «Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Sarà un flash mob pacifico, colorato, allegro, musicale, danzante, cantato e con tanti sorrisi».

Proprio nella giornata di ieri gli organizzatori del Fridays for Future a Lecce prospettavano una collaborazione con il movimento ideato da Santori che però sembra ancora lontana. Strutturarsi in un partito o in un movimento che si confronti con la ricerca del consenso elettorale e del voto popolare è cosa assai ben più complessa.



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