‘Sblocca Italia’, la Regione Puglia impugna il decreto davanti alla Corte Costituzionale

Importante decisione da parte della Regione Puglia: la Giunta decide di impugnare lo ‘Sblocca Italia’ di fronte alla consulta. Il consigliere Blasi, ‘Esprimo soddisfazione, più che sboccarla, rischia di sbancare l’Italia’.

Presa di posizione importante dagli uffici di via Capruzzi. La Giunta Regionale intende impugnare il decreto ‘Sblocca Italia’ davanti alla Corte Costituzionale. Una battaglia da intendere come di difesa dell’autonomia e dell’autodeterminazione delle Regioni di fronte a un provvedimento molto discusso neocentralismo pasticciato sul quale il governo Renzi ha dato una pessima prova di sé. “Voglio esprimere la mia soddisfazione” – scrive in una nota stampa Sergio Blasi, consigliere regionale PD, a proposito di un provvedimento “che più di sbloccare l’Italia rischia di sbancarla”.

Battersi contro lo Sblocca Italia, per Blasi, oggi significa anche opporsi alle trivellazioni nell’Adriatico e nello Ionio. Significa affermare il sacrosanto diritto delle popolazioni locali di essere rappresentate di fronte a infrastrutture impattanti come la Tap. Significa dire no alla liberalizzazione selvaggia della circolazione dei rifiuti su tutto il suolo nazionale.

Con lo Sblocca Italiasottolineasi cerca di imprimere velocità alle procedure sottraendo dai processi autorizzativi gli elementi chiave della rappresentanza democratica e della necessaria riflessione sugli impatti che le grandi opere producono sui territori”. Insomma, possono ridursi i tempi della burocrazia in tema di infrastrutture e investimenti strategici senza togliere la voce ai territori, senza spogliare gli enti locali del diritto di rappresentare gli interessi dei propri cittadini. E di questo, Blasi ne è estremamente convinto.



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