Lupiae Servizi, scintille in Comune tra Perrone e Salvemini, “Sei un irresponsabile” “La tua è delinquenza politica”

Toni accesissimi nel Consiglio Comunale in cui, dinanzi a tanti lavoratori, si è discusso del futuro della municipalizzata. Sono volate parole grosse tra il sindaco attuale e l’ex inquilino di Palazzo Carafa.

Non si doveva e non si poteva certamente risolvere oggi la situazione spinosa e difficile in cui si trova la municipalizzata di Lecce. Un tempo fiore all’occhiello delle partecipate dello Stivale, oggi finita in ginocchio con un bilancio così disastrato per il quale secondo molti si dovrebbero soltanto portare i libri contabili in Tribunale per decretare il fallimento.

In mezzo al guado la storia professionale e familiare di tanti lavoratori stanchi ormai da un lato di doversi sentire una zavorra per i conti pubblici e dall’altro vessati da stipendi risicati che non arrivano nemmeno più con puntualità.

Sono anni che il salvataggio della Lupiae dovrebbe passare da un rilancio aziendale che possa definirsi tale, ma poi alla fine – come nel gioco dell’oca – si ritorna sempre all’inizio, al via chiamato ‘precarietà’.

Il Consiglio Comunale di oggi al quale hanno partecipato in massa i lavoratori della municipalizzata che volevano far sentire il peso della loro presenza al Sindaco, alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza e opposizione non ha sortito alcun effetto. E l’Assise non passerà alla storia per aver affrontato il problema dei dipendenti, quanto piuttosto per un acceso, accesissimo dibattito tra il Sindaco Carlo Salvemini e il suo ex omologo, ora consigliere d’opposizione Paolo Perrone. Un diverbio che il Presidente del Consiglio Comunale, Paola Povero, ha faticato per contenere ed evitare che si trasformasse in un duello rusticano.

Perrone ha accusato Salvemini di essere poco chiaro verso i lavoratori, di non voler specificare il perimetro contabile entro il quale esporre l’amministrazione al salvataggio della Lupiae, di essere poco coraggioso, di non volersi assumere responsabilità degne di un primo cittadino, di essere insomma un irresponsabile dinanzi alla crisi dell’azienda.

Perrone
Paolo Perrone

Il Sindaco nella sua replica non ha mancato di utilizzare parole durissime verso Perrone: ‘È facile per lei lanciare il cerino acceso nel pagliaio di questi problemi anche acuiti durante la sua sindacatura. Siamo di fronte ad atteggiamenti di delinquenza politica’.

Perrone visibilmente innervosito dalle parole di Salvemini ha raccolto i suoi fogli e il suo tablet posizionati sui banchi dell’opposizione ed ha abbandonato l’Aula.

Il tutto mentre nei corridoi i lavoratori – che in mattinata erano stati ricevuti dal Prefetto – si confrontavano aspramente sulle modalità di attivazione della protesta con le rappresentanze sindacali che hanno fatto fatica, anche loro, a portare la calma per evitare che la situazione degenerasse.

Ma l’impressione è che si sia di fronte alle prime di tante altre puntate.