A distanza di un anno esatto dalla nascita, ‘Sentire Civico’, il movimento fondato dall’ex vicesindaco di Lecce, Gaetano Messuti, lascia l’ambito prettamente cittadino e cerca un maggiore radicamento sul territorio salentino e, anche in vista delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale, crea una squadra ad hoc che avrà lo scopo di strutturare il sodalizio nei vari comuni della provincia di Lecce.
Sentire Civico, come diceva anche il nome, rappresentò al suo nascere una delle anime più attive del civismo leccese in rotta di collisione con l’ingessatura di quel centrodestra che sarebbe poi uscito sconfitto dalle elezioni comunali. Nel luglio del 2019, poi, Messuti passò in Forza Italia senza recidere il cordone ombelicale con l’associazione che era sorta intorno alla sua figura. Adesso quell’associazione fa il tagliando, si risistema il look e si ripresenta.
Le figure di raccordo
A fare parte dell’equipe saranno: Massimo Giannini, che si occuperà di Galatina; Luciano Rampino, Vernole; Carlo Barone, Parabita; Antonio Tosi, Presicce-Acquarica; Antonella De Pascalis, Martano; Gianluca Scozzi, Surbo; Domenico Capirola, Calimera. A questi si aggiungono: Rocco Carangelo e Serena Donnini che avranno un ruolo in ambito regionale e Oronzo Tramacere, Consigliere Comunale di Lecce.
“Mi definisco scherzosamente una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde, nel senso che in me convivono due anime: una tradizione e una politica ventennale e l’esperienza del civismo che è in grado di arricchire l’azione politica”, ha dichiarato Gaetano Messuti.
“Una combinazione straordinaria, quasi magica, che mi ha dato la possibilità, vivendo il momento civico, di conoscere i veri problemi, non fermarsi alla politica delle segreterie o quella delle riunioni nelle stanze chiuse. Questa è una politica che si svolge nelle piazze, nelle case e oggi la grave crisi della politica sta nel fatto che non si confronta con questo mondo”.
Una possibile candidatura alle regionali
“A oggi mancano le condizioni per parlare di una candidatura ed esprimersi in merito è azzardato. Mancano il candidato Presidente, le coalizioni, i programmi, i progetti, ma se ci saranno tutti questi fattori farò una valutazione con il movimento e questa potrà riguardare il sottoscritto, o una personalità interna al movimento (potrebbe trattarsi dell’ex Consigliere regionale Antonio Buccoliero ndr) ma, ripeto, mancando tutti questi elementi da parte mia è impensabile dare un’indicazione. Non è tatticismo e lo dico con la massima schiettezza, mancano le condizioni oggettive, tra cui la consapevolezza se ci sarà una coalizione unita o meno”.
Fitto sì, Fitto no
“Per quel che riguarda la candidatura alla carica di Governatore? Si parla di Fitto o di un nome che potrebbe essere lanciato dalla Lega nel caso l’asse ‘martiano’ dovesse vincere il braccio di ferro con Giorgia Meloni… mi auguro che questo balletto termini con questa settimana. La logica delle divisioni o delle affermazioni di una sigla rispetto a un’altra, in questi anni, ha fatto morti e feriti nel centrodestra. Sembra che le esperienze passate non abbiano insegnato nulla e mi sembra che il centrodestra sia campione di autolesionismo. Bisogna avere consapevolezza di quanto successo, dei danni che l’irragionevolezza del centrodestra ha provocato ed è necessario trovare una sintesi. Poi, che si valuti un candidato in maniera allegra, in maniera spontanea, o si voti turandosi il naso, l’importante è individuare una figura che rappresenti una coalizione e che poi si sviluppi un programma e che lo si faccia anche in tempi brevi, non con il minuetto, le sceneggiate e i balletti. La politica è chiara, si raggiunge una sintesi e si costruisce un programma e Sentire Civico si candida con questo a fornire contenuti concreti e ricchi per svilupparlo”.
L’assenza di Giancarlo Capoccia
Non poteva passare inosservata, ed ovviamente non lo è passata, l’assenza di Giancarlo Capoccia, fino a ieri considerato da tutti l’anima di Sentire Civico e finito fuori dai progetti di Messuti. Entrambi glissano sulla rottura che, stando agli scambi di post su facebook, appare irreversibile. Capoccia e Messuti, che insieme avevano provato a vivificare il centrodestra cittadino finito in letargo, prendono strade diverse.
