‘Abbandonati al loro destino, disillusi e mal tutelati’. Ecco lo stato d’animo che attanaglia in questi mesi i lavoratori di Sanitaservice, la società a socio unico (la Asl di Lecce) che si occupa della maggior parte dei servizi della stessa Azienda Sanitaria Locale salentina.
‘Dopo mesi di immobilismo dalla Direzione Generale Asl di Lecce, che ha lasciato ancora una volta allo sbando Sanitaservice non procedendo alla nomina del nuovo Amministratore Unico, con conseguente aggravamento della gestione organizzativa interna, già vessata dalla mancata adozione di un modello organizzativo caratterizzato dai requisiti minimi che una società di tali dimensioni dovrebbe avere e dopo continue e pressanti richieste da parte nostra sia al Sindaco Unico facente funzioni di Sanitaservice sia al Direttore Generale della Asl per la soluzione dei gravi disagi in cui versano i lavoratori nello svolgimento delle loro attività quotidiane con il rischio di compromettere salute e benessere psico-fisico, ora siamo stanchi’.
Ecco l’atto d’accusa da parte dei lavoratori che hanno deciso, così, di darsi appuntamento presso la Direzione Generale della Asl di Lecce per un sit-in di protesta.
Eppure nel novembre del 2014 c’era stato un tentativo di accordo tra la Asl e sindacati che aveva portato alla ridefinizione degli incarichi di lavoro e la ridistribuzione del personali. Ora però la situazione è ancora in pieno stallo: a fine gennaio 2016 sono scaduti i contratti e circa 800 lavoratori (tra personale di portineria e di pulizia degli spazi) ora sono appesi a un filo.
‘Decine e decine sono stati gli impegni assunti – lamentano dall’Unione Sindacale di Base – a chiare lettere e poi disattesi in maniera altrettanto limpida. Su tutti c’è il mancato aumento orario di lavoro a fronte dei trenta pensionamenti, così come la mancata revoca della gara d’appalto dei servizi informatici’. Questo e tanto altro è stato lamentato da parte dei lavoratori si Sanitaservice: ‘Il responsabile unico della società – lamenta Gianni Palazzo di Usb Lecce – si limita alla mera ordinaria amministrazione e a questo punto chiediamo l’intervento del Direttore Silvana Melli: vogliamo il fulltime di tutti i dipendenti’.
Tanta la partecipazione al sit-in, presidiato anche da alcune volanti delle Forze dell’Ordine.
