Spot anti-Salento. De Benedetto ‘Non serve chiedere scusa se si rinnegano le radici per pochi litri d’olio’

Non sono bastate le scuse dell’oleificio di Ginosa che ha diffuso lo spot anti-Salento a placare le polemiche.Federica De Benedetto ‘Rinnegare le proprie Radici, agendo da sciacalli è come perdere se stessi’.

«Non basta pagare multe salate né scusarsi a posteriori. Diffondere uno spot come quello dell'oleificio tarantino significa rinnegare le proprie Radici». Parole dure, quanto vere, quelle pronunciate da Federica De Benedetto, giovane vice-coordinatrice di Forza Italia in Puglia. Il riferimento, ovviamente, è allo spot anti-Salento diffuso dall’azienda «Castria» di Ginosa che ha sollevato un coro di rabbia e indignazione. Perché passano i giorni, ma non sembrano placarsi le polemiche per quel tentativo definiamolo ‘maldestro’ di spacciare il proprio olio per buono a discapito di quello salentino intaccato, invece, dalla xylella fastidiosa.
 
E non è servito all’oleificio bloccare lo spot e scusarsi affermando che il contenuto del messaggi è stato “frainteso” né continuare a ripetere fino allo sfinimento che il batterio killer può anche condannare a morte centinaia e centinaia di ulivi, ma fortunatamente non ha nessuna incidenza sulla qualità dell'olio. Il danno è stato fatto.  La ‘guerra tra poveri’ era iniziata e gli agricoltori salentini hanno dovuto  incassare l’offesa come se non avessero già pagato, e a caro prezzo, i danni che questa pesta ha provocato e continua a provocare.
 
E ha ragione la De Benedetto quando dice che si tratta di una questione di identità «Se stiamo assistendo allo sradicamento dei nostri alberi con le lacrime agli occhi, come se si infliggesse l'eutanasia a cittadini come noi, – continua la vice-coordinatrice di FI – è anche per il bene comune dell'intera Regione. Perché la malattia non si propaghi ulteriormente. Rinnegare le proprie Radici, agendo da sciacalli nei confronti della nostra economia e reputazione, è perdere se stessi. E non riesco a pensare a nulla di più triste che non sentire di appartenere alla Terra dei nostri Padri».
 
Che cosa accadrebbe se la Xylella nel suo inesorabile cammino arrivasse fino a Ginosa?



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