Le condizioni per un ‘cessate il fuoco’ sembrano proprio non esserci tra Raffaele Fitto e Gino Vitali, tra Conservatori e Riformisti da un lato e Forza Italia dall’altro. Il tempo passa ma i toni non si abbassano e soprattutto non si trovano occasioni per percorrere comuni tratti di strada se non in accordo, almeno in silenzio.
Sulla questione ‘primarie’ rilanciata a gran voce dall’europarlamentare salentino, leader di un cospicuo gruppo di parlamentari, non c’è possibilità di accordo con i berlusconiani ‘duri e puri’. Il Cavaliere, si sa, non ne vuole sentir parlare, la sua posizione è chiara: le primarie servono solo a dividere ulteriormente i pretendenti ed i contendenti all’interno di un gruppo politico, perciò meglio bypassarle con scelte quanto più possibile condivise. E se la condivisione non si trova? Pazienza, la si impone.
‘Ma a quale prezzo?’ si è chiesto oggi Raffaele Fitto in mattinata, a Bari, a margine dell’inaugurazione della sede regionale del suo movimento in Via Calefati angolo Via Sparano, insieme ai consiglieri regionali tra cui spiccavano i salentini Saverio Congedo e Luigi Manca .
Al termine dell’incontro non ha certo esitato di dire come la pensa sulle primarie: ‘La leadership Berlusconi è ormai superata. Lo sanno anche dentro Fi, per questo qualcuno parla di primarie. Quindi, ci sono due strade: o si prosegue questa agonia consentendo di aprire una falla nell’elettorato di centrodestra, che possa essere occupata dai grillini, tagliandoci fuori perchè in campo si apre un confronto fra M5S e Pd. Oppure si tratta di avviare una fase di confronto sano nel Paese, che riorganizzi il centrodestra e si rivolga nuovamente a quegli elettori che ci hanno abbandonato e che possa realmente ridare una prospettiva’.
Insomma le primarie non solo sono importanti ma sono fondamentali il rilancio del centrodestra. ‘Servono per leadership – continua il leader dei Conservatori e Riformisti, da tempo fautore di questo tipo di consultazione – ma anche per recuperare 10mln elettori. Le primarie sono una grande occasione non solo per scegliere la leadership e i candidati, ma anche per discutere dei contenuti attraverso un programma partecipato che coinvolga il popolo del centrodestra e soprattutto gli oltre dieci milioni di elettori che l’hanno abbandonato’.
E annuncia, a conclusione dell’intervento, la presentazione di una proposta di legge per regolamentare lo svolgimento delle primarie: ‘Perchè i rischi di mancanza di trasparenza, confusone e caos che si sono verificati nel centrosinistra, vanno allontanati’.
Ma nel pomeriggio la risposta del Coordinatore Regionale di Forza Italia, Luigi Vitali non è mancata ed è stata anche molto pungente: ‘Se un uomo politico, per quanto autorevole, non assurge al ruolo di leader agli occhi degli elettori, è inutile che spinga sulle primarie: non sarà questo strumento a conferirgli un ruolo che non gli hanno riconosciuto i cittadini. In questo, Fitto è un disco rotto che ricorda il mondo dei mestieranti della vecchia politica e Berlusconi, che leader lo è inconfutabilmente, a suo confronto è un ragazzino’.
Insomma le primarie all’orizzonte del centrodestra non ci sono e i prossimi appuntamenti elettorali si avvicinano. Immaginare come Cor e Fi potranno trovare una sintesi sembra difficile, quasi impossibile.