Telecamere negli asili, il centrodestra raccoglie le firme in città

Al banchetto in piazza Mazzini hanno sostenuto l’iniziativa anche i consiglieri di Prima Lecce tempo fa si espressero contro la mozione a palazzo Carafa.

Una raccolta firme per chiedere al sindaco di Lecce l’installazione di un sistema di videosorveglianza all’interno degli asili comunali e delle strutture per la cura degli anziani.

Con un banchetto, si è presentato unito il centrodestra leccese con l’iniziativa congiunta di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con i rispettivi coordinatori cittadini, Mario Spagnolo, Cristian Sturdà e antonio Mazzotta.

Gli episodi di violenza su minori e anziani, raccontati dalla cronaca, hanno portato anche il Parlamento italiano ad adoperarsi per prevedere l’utilizzo delle telecamere all’interno delle aule e degli ambienti comuni a scuola e nelle case di riposo. Ma l’iniziativa che porta tra i firmatari il parlamentare salentino della Lega Roberto Marti, si è al momento arenata in aula.

A Lecce il centrodestra è convinto di spronare Salvemini ad attuare un’iniziativa che nel Paese sembra avere il sostegno di molti cittadini.

A dire il vero qualche settimana fa in Comune si era discusso della questione, ma a palazzo Carafa la proposta a firma del consigliere d’opposizione, Andrea Guido, che vedeva il sostegno tra gli altri di Federica De Benedetto di FI, era stata bocciata per 13 voti a 11 con il sostegno compatto alla squadra di Salvemini anche da parte dei tre esponenti di Prima Lecce che stranamente avevano votato contro la proposta del loro referente nazionale Marti.

Antonio Finamore mentre firma

Ma oggi, a dimostrazione che i rapporti di forza a palazzo comunale sembrano essere mutati, Antonio Finamore e Laura Calò si sono presentati ai banchetti per sottoscrivere l’iniziativa del centrodestra, proseguendo nei loro distinguo dalla maggioranza consiliare, così come era avvenuto ieri.

Nel frattempo, gli organizzatori esprimono grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa: «Tanti leccesi e non si sono avvicinati al nostro banchetto – dice Mario Spagnolo della Lega – per esprimere il proprio sostegno. Siamo in tanti a cui sembra davvero normale che si possano utilizzare le telecamere contro eventuali azioni di inspiegabile violenza e non vediamo perché si stiano accumulando tanti ritardi nell’intraprendere un’azione che a noi pare di buon senso».



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