Torre Veneri, presto la valutazione di incidenza ambientale per le esercitazioni militari

La battaglia intrapresa da tempo da Lecce Bene Comune perché le attività esercitative militari presso il Poligono ubicato nel Sito di Interesse Comunitario di Torre Veneri siano sottoposte a Valutazione di Incidenza Ambientale sta avendo i suoi riscontri più efficaci.

La questione è annosa, ovvero quella legata alle esercitazioni militari nel Poligono di Torre Veneri.

Già Lecce Bene Comune aveva segnalato circa un anno fa a Ministeri interessati, Regione, Enti Locali e Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, che le esercitazioni militari del Poligono di Torre Veneri si svolgevano in virtù di un Disciplinare Militare che non era mai stata sottoposta alla Valutazione di Incidenza Ambientale, in realtà obbligatoria per legge nei Siti di Interesse Comunitario.

La Commissione Europea nel luglio 2014 aveva risposto che per questo ed altri casi analoghi aveva avviato un’indagine. Dopo i rappresentanti di LBC si erano rivolta alla Regione Puglia, nel successivo mese di ottobre per chiedere lumi circa l’avvio della Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA) e richiedendo la partecipazione al procedimento.

Il 14 marzo 2015, poi – dopo l’archiviazione dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Lecce in merito all’esistenza o meno di pericoloso uranio impoverito nell’area n.d.r. – con l’assistenza dell’Avvocato Adriano Tolomeo, erano stati messi in mora gli enti interessati, sollecitando l’avvio della VINCA e la partecipazione agli atti. L’istanza del legale vedeva anche le firme di numerosi cittadini di Frigole e Villaggio Colombo (San Cataldo).

Lo scorso 21 maggio in risposta ad una interrogazione dell’on.le Duranti (SEL) il Ministero della Difesa scriveva a tal proposito: “La Regione Puglia…ha, peraltro, informato il richiamato Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che è in fase di elaborazione la procedura di Valutazione d’Incidenza Ambientale delle attività esercitative svolte nei poligoni rica-denti in aree protette presenti sul territorio regionale, ai sensi dell’articolo 6 della Direttiva 92/43/CEP del Consiglio del 21maggio 1992 « Habitat », in materia divalutazione di incidenza ambientale”.
 
Insomma, “il documento relativo all’area di Torre Veneri è stato ultimato e sarà sottoposto all’approvazione delle competenti Autorità regionali entro il corrente mese di maggio”.

Al fine di rendere più chiara la procedura, si chiarisce che la VINCA, Valutazione d’Incidenza Ambientale, è un procedimento che serve per valutare se un intervento che si svolge in un Sito di Interesse Comunitario, sia compatibile con le finalità di tutela dell’Habitat e della biodiversità e la valutazione può concludersi con la dichiarazione di incompatibilità, ovvero di compatibilità a certe condizioni e con il rispetto di una serie di prescrizioni.

Da Lecce Bene Comune, quindi, si dicono soddisfatti e speranzosi per questo passo importante. “Ora non si può più tornare indietro – scrive il presidente di LBC Gabriele Molendini – La legalità sarà ripristinata e l’habitat naturale di Torre Veneri riceverà la protezione e le attenzioni che la legge e la Comunità Europea hanno inteso riservare a questi santuari naturali”.



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