Trivelle, c’è il patto con le Regioni. Emiliano:’Promuoviamo un referendum’

Patto tra i presidenti delle Regioni interessate alle ‘trivellazioni’ nei mari Adriatico e Ionio. Il governatore pugliese Michele Emiliano:’Ai Consigli Regionali verranno sottoposti questi per chiedere l’indizione del referendum sulle ricerche petrolifere’.

Negli ultimi tempi se n’è parlato in diverse sedi. Sono scesi in campo esponenti di spicco legati al territorio salentino. La sola idea che qualcuno possa mettersi a scavare nei mari Adriatico e Ionio alla ricerca del cosiddetto “oro nero”, mette in allarme gli abitanti. E, oltre ad essi, anche il governatore pugliese Michele Emiliano, ieri intervenuto all’incontro sul tema delle trivellazioni tenutosi nel quartiere della “Fiera del Levante di Bari” assieme ai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche e Molise:"Abbiamo deciso di impugnare lo Sblocca Italia non nel suo complesso, ma solo su norme di ricerca e sfruttamento”, ha riferito. “Questo non ha alcun valore di polemica politica con il governo nazionale – precisa nelle sue parole riportate in un articolo dell’ANSA – perché la leale collaborazione si realizza anche attraverso l'esercizio della facoltà dei consigli regionali di richiedere referendum sulle norme che si ritengono incostituzionali".

Sciorinato, insomma, il programma contenente tutte le iniziative istituzionali congiunte. Ciò mentre fuori dal sito fieristico manifestavano gruppi ambientalisti e associazioni 'No Triv'. Peraltro,  alcuni rappresentanti dei manifestanti hanno consegnato ai presidenti delle Regioni raccolte di firme e petizioni."Anzitutto i Presidenti delle Regioni qui riunite – ha spiegato Emiliano anche ai giornalisti al termine del summit – hanno sostanzialmente approvato i quesiti che saranno inseriti nelle delibere che man mano saranno sottoposti ai Consigli regionali per chiedere l'induzione del referendum sulle norme che consentono le ricerche e lo sfruttamento petrolifero". Già a Porto Cesareo ad esempio, gli scorsi Sabato 12 e Domenica 13 Settembre, avvenne una raccolta firme per l'indizione d'un referendum sulla tematica. Segno evidente che la popolazione è notevolmente interessata alla problematica. 

Quello della Basilicata sarà il primo consiglio a deliberare, dopodiché toccherà ad altre tre assemblee: il 22 spazio a Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Abruzzo; la Sicilia il 23, il Veneto il 25 e la Calabria massimo entro il 28. Non solo. Il prossimo 9 ottobre i Presidenti delle Regioni interessate alla vicenda – si vedranno a Pescara per parlare “anche altri temi – ha specificato lo stesso Emiliano – perché le materie d'interesse comune tra Regioni sono tante, una per tutta le infrastrutture ferroviarie e viarie".



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