
L’Ospedale Vito Fazzi di Lecce non può avere, per il bacino di utenza che ormai serve, un solo pronto soccorso in cui accogliere al contempo codici rossi, verdi e bianchi. Quello che accade è noto a tutti, purtroppo: file lunghissimi alle quali sono costretti gli utenti che in molti casi devono aspettare interminabili ore proprio perché vedono sfilarsi davanti ai loro occhi tanti casi più delicati da risolvere che abbisognano certamente di corsie preferenziali ma non ovviamente ai danni di chi è obbligato a penose attese prima di vedersi fare una bendatura o di essere smistato nel reparto di competenza.
E’ del tutto ovvio che se i codici bianchi e verdi fossero trattati in un’altra struttura certamente i tempi di attesa diminuirebbero e forse il servizio erogato sarebbe più efficiente.
Ma c’è anche di peggio. Nella serata di venerdì, come a dire il vero in altre occasioni, è entrato all’interno del Pronto Soccorso, sfruttando spesso la confusione che ormai si distribuisce in tutte le ore vista l’enorem utenza che si rivolge al reparto, un uomo, probabilmente affetto da problemi psicologici, che ha fatto irruzione negli spazi adibiti all’accoglienza e ha malmenato con una catena una guardia del servizio di vigilanza prima di allontanarsi indisturbato.
A lamentarsi su questa vera e propria emergenza del reparto è il consigliere del Partito Democratico Antonio Rotundo che si rivolge alla nuova direttrice generale della Asl di Lecce per chiederle un intervento di urgenza.
‘La situazione del Pronto Soccorso di Lecce – afferma l’ex parlamentare – è sempre più critica e richiede che si approntino da parte degli organi della Asl rimedi che appaiono obiettivamente urgenti e non più rinviabili. L’apertura di un secondo pronto soccorso, da ubicare nella Cittadella della salute presso il vecchio Fazzi, dedicato ai codici verdi e bianchi, è un progetto che il direttore del pronto soccorso Dott. Silvano Fracella ha formulato da tempo, con l’obiettivo in questo modo di spostare su questa seconda struttura i casi di bassa criticità, che oggi sono costretti a tempi di attesa davvero molto lunghi. La direzione della ASL valuti la fattibilità di questa proposta, ma intervenga in tempi rapidi perché la situazione è diventata davvero esplosiva’.
L’invito di Rotundo, a dire il vero, cade in un momento particolare in cui per la sanità pugliese non sembrano profilarsi giorni felici viste le ristrettezza di bilancio che fanno vociferare la chiusura di reparti e di intere strutture a dire il vero, più che il potenziamento delle esistenti.
Inutile negare che negli ultimi anni sulla sanità pugliese si è assistito soltanto a schermaglie politiche che hanno prodotto risultati a dir poco disastrosi. I richiami al rinsavimento appaiono pertanto un po’ tradivi, da parte di tutti.