Vigili urbani, assunzioni bloccate. Rotundo:’Si modifichi urgentemente il decreto’

Rotundo (PD) sull’assunzione dei vigili urbani:’Bloccate sia per gli stagionali che per ogni altro tipo di contratto. Urgente cambiare il decreto per non penalizzare i vincitori di concorso di Lecce. L’on.Bellanova ha assicurato il suo impegno in Parlamento’.

Un blocco che si applica a “qualsivoglia tipologia contrattuale”, ivi comprese quelle inerenti alle chiamate stagionali dei comuni turistici, nonché ai vincitori di concorso. Assunzioni ferme, pertanto, per quanto concerne i vigili urbani salentini. La notizia, segnalataci dal consigliere comunale PD, Antonio Rotundo, trova consistenza nell’articolo 5 del decreto sugli enti locali N°78 del 19 giugno 2015, che recita testualmente:"Fino a totale assorbimento del personale della polizia  provinciale, è fatto divieto agli enti locali di reclutare personale con qualsivoglia tipologia contrattuale per lo svolgimento di funzioni di polizia locale".

Tale decreto provocherebbe pesanti difficoltà, come del resto sta già avvenendo, oltre  ai Comuni rivieraschi (Otranto, Gallipoli, Melendugno, ecc.), anche a Lecce, dove risultano in scadenza alla fine di luglio i contratti a tempo determinato di  ben 16 unità. Va da sé che  in presenza di tale norma non può essere attuato il piano triennale del fabbisogno del  personale che prevede, per il 2015, l'assunzione di 16 vigili a tempo indeterminato part-time e per il 2016 l'assunzione dei restanti 16 vigili sempre a tempo indeterminato part-time. Si tratta dei 32 vincitori di procedura concorsuale, la cui graduatoria è stata approvata con atto dirigenziale sin dal 3 aprile 2014, e che attendono legittimamente di essere assunti, per poter colmare la grave carenza degli attuali organici.

Per impedire tale ingiusta penalizzazione – ci scrive Rotundo attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione – è urgente che in sede di conversione siano apportate le modifiche necessarie per superare l'attuale norma contenuta nel decreto legge che di fatto opera un blocco tanto indiscriminato quanto inaccettabile. L'on. Teresa Bellanova, sottosegretario al lavoro del governo Renzi, a cui ho illustrato la situazione  della città, come sempre attenta ai bisogni del nostro territorio, ha assicurato il proprio impegno  affinché nel corso dei lavori parlamentari il decreto possa essere cambiato recependo le legittime  indicazioni degli enti locali salentini”. 

Argomento, questo, davvero caldo, che già in tempi non sospetti aveva sollevato polemiche tra l'esponente cittadino del centrosinistra e il sindaco Paolo Perrone (sebbene con circostanze differenti). Lo stesso primo cittadino, peraltro, replicò già al consigliere Rotundo (il quale aveva parlato di un danno enorme a causa dell’impossibilità che ci sarebbe stata nell’assumere nuovo personale) sostenendo che, al contrario, l'amministrazione comunale leccese non ricade nella sanzione prevista dall’art. 41del DL 66/14 che fa divieto agli enti locali di assumere personale nel mancato rispetto dei termini di pagamento delle fatture, previsti per il 2014 in 90 giorni. Anzi, a detta dello stesso Perrone "Il Comune di Lecce è libero di effettuare le politiche assunzionali previste nel piano occupazionale".

 



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