‘Voto irregolare’. Salta il seggio a Nardò per le primarie del PD: ‘sembrava il circolo di Alleanza Nazionale’

Caos a Nardò durante il voto per le Primarie del Partito Democratico. I rappresentati delle aree Renzi e Orlando hanno denunciato la presenza di persone riconducibili al centrodestra e al sindaco Pippi Mellone che nei giorni scorsi aveva fatto il suo endorsement per Emiliano.

Era quello che si temeva e, puntualmente, il tutto si è verificato. Le primarie del Partito Democratico hanno innescato ulteriori polemiche nel giorno del voto e in Salento l’epicentro è Nardò.
 
Nel seggio allestito dal circolo cittadino dove i simpatizzanti del Pd neretini sono chiamati a scegliere il nuovo segretario è successo il putiferio e al centro della questione elettorale c’è la presenza tra i banchi del voto di numerosi esponenti di centrodestra, molti dei quali riconducibili direttamente alla figura del sindaco Pippi Mellone.
 
Le cronache politiche delle ultime settimane, infatti, avevano raccontato di un sindaco spiccatamente di destra che però aveva invitato i suoi concittadini a partecipare al voto per il rinnovo dell’assemblea dem, preferendo la mozione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Le polemiche a seguito dell’invito pubblico di Mellone si erano susseguite per giorni, ma nonostante questo pare proprio che l’appello del primo cittadino di Nardò abbia fatto breccia tra i suoi simpatizzanti che, di fatti, oggi si sono presentati alle urne.
Fin dalle prime ore del mattino gli addetti al voto del Partito Democratico hanno lamentato la presenza di esponenti della maggioranza in Comune: la situazione è andata avanti per ore fino a quando i rappresentati di lista delle aree Renzi e Orlando hanno deciso di ritirarsi, denunciando ufficialmente ‘irregolarità’.
 
Il pericolo segnalato dai rappresentati delle due mozioni avversarie a quella di Emiliano è quindi quello di un “voto inquinato” da presenze di soggetti non riconducibili al Partito Democratico del paese e, per questo, non abilitati a partecipare alla consultazione.
 
Ad onor del vero – tuttavia – serve ricordare come le regole delle primarie del Pd non prevedano il possesso della tessera del partito e nemmeno la relativa iscrizione: basta solo presentarsi al seggio muniti di documento di riconoscimento e di tessera elettorale (oltre al contributo di 2 euro). Per i democratici di Nardò, però, non c’è stato verso per via della partecipazione di soggetti "iscritti ad altri movimenti", cosa proibito dallo Statuto. “Sembra più una camerata di centrodestra che un circolo del Pd”, ha commentato qualcuno.
 
Alle 15 in punto, dunque, la decisione degli addetti al voto di chiudere definitivamente il seggio. "Stanno votando esponenti di centrodestra e i consiglieri comunali di destra stanno presidiando il seggio. Il presidente di seggio non è in grado di mantenere l'ordine. Sembra ormai un circolo di Alleanza Nazionale”. Questo il commento postato su Facebook dall’ex sindaco di Nardò Marcello Risi, coordinatore cittadino della mozione Orlando.
 
A Nardò, quindi, voto sospeso. Nel resto d’Italia, e del Salento, c’è tempo fino alle 20 per poter scegliere il nuovo volto della Segreteria del Pd tra l’ex Premier Matteo Renzi, il Ministro Andrea Orlando e, appunto, il Governatore pugliese Michele Emiliano. 
 
Lo stesso Emiliano questa mattina aveva chiesto ai  "presidenti di seggio e i membri dei seggi elettorali di sorvegliare attentamente per evitare ogni forma di mercimonio intorno alle elezioni primarie. Potete filmare con il telefonino qualunque scena sospetta sulla quale effettuare nuovi accertamenti. In questi casi – avverte – potete anche richiedere l'intervento delle forze dell'ordine se ritenete che siano state commesse irregolarità". Questo il suo invito scritto di buon'ora su Facebook. Ancora ignoto il destino dei voti raccolti fino alle ore 15 a Nardò che, però, dovrebbero essere "salvati".



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