Xylella fastidiosa, ora si fa sul serio: Coldiretti dichiara lo stato d’agitazione degli olivicoltori

Coldiretti Puglia dichiara lo stato d’agitazione degli olivicoltori pugliesi a causa della xylella. Lunedì prossimo, la Federazione chiederà un incontro urgente al Ministro Martina per illustrare la crisi vissuta dalle aziende salentine.

Capitolo Xylella fastidiosa, ci risiamo. E stavolta le associazioni di categoria fanno sul serio. il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, annuncia le decisioni assunte dalla Coldiretti (peraltro condivise da una nutrita platea di cooperative e frantoi ani) che prevedono la piattaforma di precise richieste da sottoporre al Ministero. “Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione del mondo olivicolo – scrive Cantele in una nota stampa pervenutaci in redazione – perché tutti gli olivicoltori della regione a questo punto sosterranno la mobilitazione sia perché il rischio di diffusione della malattia è alto sia perché il valore del Salento in termini di produzione olearia, turismo enogastronomico e di paesaggio impongono il supporto di tutti”.
 
Il crono-programma, stabilito nel corso del Consiglio convocato dalla Federazione di Lecce, prevede che sin da lunedì venga un incontro urgente al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per illustrare direttamente il grave stato di crisi delle imprese olivicole del Salento. Piccole realtà che non hanno più reddito a causa del patogeno da quarantena, meglio conosciuto Xylella fastidiosa’, e chiedere l’immediata decretazione dello stato di calamità.
 
Non solo. Coldiretti Lecce, impegnata nell’organizzazione delle prossime tappe della mobilitazione, ha stigmatizzato un decalogo di interventi urgenti per ridare una speranza di futuro all'olivicoltura salentina. "Martedì incontreremo i rappresentanti di tutti settori economici della provincia di Lecce – incalzano Presidente e Direttore di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno e Giampiero Marotta perché la Xylella è una calamità naturale che non interessa solo il mondo agricolo, piuttosto tutta l’economia della provincia. La nostra piattaforma contempla azioni immediatamente realizzabili e sulle quali stiamo già lavorando da mesi,dirette all'assunzione di responsabilità di ogni livello istituzionale e per questo a ciascun istituzione chiederemo conto dell'effettiva realizzazione con una dead-line di due settimane".

Evidentemente, non è bastata la notizia che ieri ha visto il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, istituire una cabina di regia che supportasse un futuro commissario straordinario di protezione civile.
 
Andrebbero chiarite ed individuate le responsabilità  del ritardo con cui si è intervenuti, dato che i primi  focolai si sono ravvisati nel 2011” – scrive Caterina Vitiello, Candidata regionali Puglia M5S.  L’attivista salentina intende vederci chiaro. Soprattutto perché andrebbero chiarite le motivazioni per le quali non si sia verificato a fondo, in questi anni, la correlazione che corre tra malattia da ‘essiccamento rapido dell'ulivo’ e l'ampio utilizzo di pesticidi che se ne fa nel Salento.
 
La Regione Pugliaconcludeprima di mettere in atto le drastiche misure richieste dall'Europa, cioè l' eradicazioni che limitino l'espansione a fronte di indennizzi economici,  dovrebbe avviare urgentemente un confronto con la commissione Europea, che miri alla salvaguardia del valore economico, paesaggistico e culturale di tutta la produzione olivicola e vivaistica salentina, mettendo in atto misure di controllo e cure adeguate, se pur sperimentali. O vogliamo che il Salento si trasformi  un gran bel deserto?”.