​Inzaghi si prende la panchina del Milan. Via Seedorf tocca a Super Pippo

Filippo Inzaghi è¨ il nuovo allenatore del Milan, ormai sembra quasi certo. Finisce l’era di Clarence Sedoorf durata appena 100 giorni. Super Pippo con i rossoneri ha vinto quasi tutto ma da allenatore sarà ben altra cosa

Strano ma vero. Silvio Berlusconi ritorna su suoi passi e nel giro di poco più di 100 giorni abiura la sua grande invenzione: Clarence Seedorf da giocatore del Botafogo in Brasile ad allenatore del Milan pluridecorato. Un passaggio dal campo alla panchina che solo il patron di Arcore, dall’alto del suo potere, poteva pensare e realizzare nel giro di una notte. L’olandese abbandona in poche ore il rettangolo verde di gioco e si trasferisce a Milanello all’indomani dell’esonero di Massimiliano Allegri, convinto di rilanciare la squadra portandola nelle alte vette della classifica. E lo fa da par suo, forte di una personalità da leader e convinto dell’appoggio presidenziale senza se e senza ma, al punto che non ha paura di mettere in discussione non soltanto le gerarchie dello spogliatoio ma persino quelle societarie dando l’impressione di non voler ascoltare alcun consiglio del General Manager, Adriano Galliani, dato in disgrazia a causa dell’ascesa della figlia del capo, Barbara Berlusconi che era entrata a piedi uniti sulle scelte di quello che sembrava ormai l’ex braccio destro di Silvio.
 
Ma non tutte le ciambelle escono con il buco e Seedorf non porta a casa alcun risultato sportivo. Con lui il Milan viene eliminato dalla Coppa Italia, dalla Champions League e si classifica addirittura all’ottavo posto del Campionato clamorosamente e deludentemente fuori dall’Europa. E se i rapporti tra l’allenatore e gli stranieri sono buoni, il gruppo storico degli italiani, a cominciare dal suo vice allenatore Mauro Tassotti poco lo sopporta e meno ancora lo digerisce.
 
Così dopo 100 giorni il Patron ritorna sui suoi passi e insieme a redivivo Galliani che ritorna più che mai in sella decide di mandare via l’ex beniamino Orange e di puntare tutto su Filippo Inzaghi, uno che nella famiglia Milan è più di un figlioccio. Super Pippo come lo chiamano a Milanello è un predestinato. Da calciatore ha vinto tutto: tre campionati, tre supercoppe italiane, due Champions League, due supercoppe Uefa, una coppa intercontinentale, un campionato del mondo,  un  campionato d’Europa under21. In serie A ha segnato 156 goal, in Europa ne ha fatti 70 di cui 50 in Champions.

Da allenatore nelle giovanili del Milan si è imposto immediatamente aggiudicandosi il torneo di Viareggio che i rossoneri non vincevano da anni ed ha riportato entusiasmo nell’ambiente. Ma da allenatore della prima squadra sarà tutto diverso e la sua ascesa a milanello è un punto interrogativo tale e quale a quello di Seedorf.

Tuttavia insieme alla grande novità di casa Milan fortemente voluta da Barbara rappresenta il punto di partenza di un nuovo ciclo che solo i risultati potranno benedire, poiché ad Arcore, non solo in politica ma anche nel pallone, i repentini cambi di idea e di giudizio sono ormai all’ordine del giorno.
In bocca al lupo Super Pippo.   
 
 



In questo articolo: