Big Pantaleo ‘regala’ a Baroni la rosa più attrezzata. Il Lecce ha tutto per la A

Con gli arrivi di Faragò, Simic, Asencio, Ragusa e Plizzari, il Lecce di marco Baroni si dimostra la rosa più attrezzata della Cadetteria per il salto in Serie A

corvino

Con gli arrivi di Faragò, Simic, Asencio, Ragusa e Plizzari, Pantaleo Corvino continua a dimostrarsi un pezzo da 90 del calciomercato italiano, in qualsiasi categoria e con qualsiasi budget a disposizione.

Non c’è reparto in cui il Lecce di Marco Baroni non si sia rinforzato. Insieme al direttore sportivo Trinchera, Big Pantaleo consegna al mister giallorosso un portiere di grande prospettiva (Plizzari) che qualcuno al Milan ritiene addirittura l’erede di Donnarumma; il centrocampo può contare su Faragò, utilissimo nelle due fasi di gioco per le sue capacità di attaccare la profondità in attacco e di ripiegare prontamente in difesa. A proposito di difesa, Lorenco Simic potrà dimostrare in Salento di essere quel centrale che tutti ricordavano in quel di Empoli come un corazziere dal futuro brillante. L’attacco, fino ad ora, il reparto più scoppiettante del Lecce, si potenzia con gli innesti della punta centrale Asencio (naturale vice Coda) e del laterale Antonino Ragusa, uno che negli ultimi anni dove è andato ha sempre portato un contributo determinante al raggiungimento dell’obiettivo finale.

Marco Olivieri (Ph Pinto)

Il Lecce si priva solo di Olivieri, al momento. La giornata di domani probabilmente servirà a sfoltire la rosa, anche se non sarà facile. Spiace per la punta marchigiana, a cui la Juventus ha già concesso perfino il palcoscenico della Champions League. Professionista esemplare, sempre al servizio del gruppo, Olivieri ha pagato lo score azzerato. Andrà a Perugia dove certamente troverà più spazio. Altra storia quella di Paganini (che va all’Ascoli), con cui non è mai sbocciato il feeling.

Cosa importante, inoltre, quella di non aver rinunciato a nessuno dei big, che pure qualche richiesta da club di serie A l’avevano. Resta soprattutto Strefezza che in questi mesi ha dimostrato di essere l’arma in più dei giallorossi per qualità e quantità.

Adesso non resta che giocarsela sul campo, sul rettangolo verde di gioco, l’unica giuria che conta. Nessuno potrà appellarsi alla rosa incompleta, alla rosa lacunosa. L’organico del Lecce, grazie ai sacrifici veri di Sticchi Damiani e della società, e alla sapienza di Corvino sembra essere il più attrezzato della cadetteria.



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