Addio Europei: l’atleta salentino Greco si infortuna prima della gara

Il povero atleta salentino, come ai mondiali di Mosca dello scorso anno, non ha retto alla giornata inaugurale degli europei di Zurigo, a causa di un grave infortunio accaduto durante il riscaldamento, che non lo ha portato nemmeno a iniziare la gara vera e propria.

Chiamatela sfiga, iettatura, iella e chi  più ne ha più ne metta a proposito di negatività. E’ questo che  sta caratterizzando l’anno di Daniele Greco, triplista leccese, campione europeo indoor di Goteborg 2013.

Il povero atleta salentino, come ai mondiali di Mosca dello scorso anno, non ha retto alla giornata inaugurale degli Europei di Zurigo, a causa di un grave infortunio accaduto durante il riscaldamento, che non lo ha portato nemmeno a iniziare la gara vera e propria.  Greco è rimasto per terra accanto al tecnico Raimondo Orsini, e dopo l’abbraccio a Fabrizio Donato, il triplista 25 enne di Galatone, ha dovuto tra le lacrime di un dolore fisico, ma soprattutto emotivo, abbandonare il campo.

La diagnosi, secondo il medico federale Mauro Guicciardi, sarebbe la rottura del tendine d’Achille sinistro, tanto che ieri dopo  aver lasciato Zurigo, il giovane sportivo è stato trasportato in auto fino a Pavia, dove già oggi potrebbe essere operato dal professor Benazzo.

“Stavo bene, nessun problema né dolore, poi d’improvviso ha fatto crac”: queste le parole del campione, che dopo tanti sforzi e sacrifici, con grande motivazione e orgoglio voleva portare la maglia azzurra in finale, soprattutto dopo la diagnosi a Roma, di una semplice peritendinite, che aveva escluso ogni possibile lesione anche in caso di salto. In pratica Greco avrebbe dovuto eludere il dolore solo dopo la gara. Così non è stato.

Daniele Greco era pronto finalmente alla sua grande rivincita dopo “una serie di sfortunati eventi”, dovuti oltre alla peritendinite anche all’infortunio muscolare al bicipite della gamba destra, fino alla “ciliegina sulla torta” provocata dall’ennesimo problema , che stavolta riguarda il tallone d’Achille.

“La fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo” diceva un antico detto popolare. Purtroppo non si può che confermare le saggezze degli antichi in questi casi, sperando di cuore che la leggenda del tallone d’Achille non si avveri.



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