Al ‘Via del Mare’ sfilano le stelle della prima promozione giallorossa. È festa per lo storico salto di categoria

Unico assente Rodolfo Vanoli, per il resto c’erano proprio tutti. Rivissute le emozioni di trent’anni fa. Vincono le all star, ma lo stadio è tutto per i protagonisti di quell?indimenticabile 1985.

I chili, sfortunatamente, sono di più. I capelli, purtroppo, di meno e, per la maggior parte di colore grigio. Il fisico non è più quello magro e atletico di un tempo, ma tant'è… L'occasione è di quelle da definirsi senza se e senza ma immancabile. La data che si celebra è storica, soprattutto per una città di provincia come Lecce che di calcio vive e quindi, per questo, vale bene qualche brutta figura.
 
Trent'anni fa la prima grande, incommensurabile e storica promozione del Lecce nella massima serie. Con gli anni ne seguiranno altre, ma la prima volta è sempre la più bella, quella da sapore più dolce, quella che, almeno per chi l'ha vissuta, non si scorderà mai più.
 
Per celebrare degnamente tale ricorrenza, ieri sera sono scesi in campo tutti gli uomini che di quella cavalcata vincente che portò al salto di categoria sono stati gli indiscussi protagonisti. Ci sono tutti, proprio tutti, staff tecnico compreso, unico assente Rodolfo Vanoli,  ma per il resto non manca nessuno al “Memoria Franco Jurlano”, una partita di beneficenza organizzata per i festeggiamenti dello storico trentennale.
 
A contendere la vittoria a capitan Maurizio “Micio” Orlandi e compagni una rappresentativa di all star, allenate dal tecnico leccese doc Mimino Renna, che tra le sue file ha visto impegnati, tra gli altri, Chevanton, Baldieri, Garzya, Bruno, Checco  Moriero, l’Assessore Delli Noci e con il numero 9, al centro dell’attacco, il Sindaco Paolo Perrone.
 
L’atmosfera è di quelle festose di amarcord ed entusiasmo, un revival che ha visto amici veri, che hanno scritto la storia,  incontrarsi a distanza di tantissimi anni.
 
La presentazione è di quelle all’americana, con gli eroi giallorossi che sfilano uno per una tra un corridoi composto da bambini (per il tecnico Fascetti e il dott. Peppino Palaia i maggiori tributi di affetto da parte dei calciatori),  i cori che i tifosi intonano sono gli stessi cantati in quegli anni e, dopo più di un decennio, si sentono echeggiare i nomi di calciatori.
 
Prima dell’avvio i saluti di Corrado Jurlano, figlio del presidentissimo Franco autore insieme a Mimmo Cataldo di quella cavalcata, del Primo Cittadino Perrone e del Presidente pro-tempore dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che ha ricordato le emozioni vissute per la promozione quando aveva l’età di dieci anni.
 
Poi la partita vera e propria. La classe dei calciatori della stagione ’85 è immutata, ma il fiato è un po’ corto, quindi, sin da subito le all stars, più giovani, hanno il sopravvento. Nelle file di queste ultime brilla la stella Chevanton, mentre, tra i giallorossi, Albertino Di Chiara, è protagonista, come un tempo, delle folate sulla fascia sinistra.
 
Il primo tempo termina con il punteggio di 5-1 per la squadra del sindaco Perrone, di Ricardo “Pacio-Gol” Paciocco, il gola della bandiera. Da segnalarsi un penalty di Robertino Rizzo finito sulla traversa.  
 
La ripresa si apre con un'altra marcatura di Chevanton, ma poi salgono in cattedra Barbas e Pasculli, che segnano per il Lecce, poi, nuova marcatura di Paciocco e di Claudio Luperto.
 
La gara termina con il punteggio di 7-5 per le all star, ma il punteggio è relativo ciò che conta è il fatto di aver fatto rivivere un bellissimo sogno.

L’evento, però, ha avuto uno scopo benefico. L’incasso è stato, infatti, devoluto all’Admo (Associazione donatori midollo osseo) e all’Asdovos (Associazione salentina donatori volontari di sangue). Toccante a tal proposito l’appello di Giorgio Enzo nell’intervallo: “Sono vivo grazie al’aiuto di un’altra persona. Come è successo a me può succedere a tutti. Per questo vi chiedo di donare”.



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