“Con grande piacere siamo qui per annunciare il nuovo mister. Antonino Asta è un giovane emergente con grande carica, ci ha colpito sin dal primo giorno ho verificato attentamente le qualità tecniche e caratteriali di altri allenatori e, dopo una serie di valutazioni, con grande convinzione, abbiamo deciso di puntare su lui che ha dimostrato in questi anni di saperci fare”, con queste parole il responsabile dell’Area Tecnica Giallorossa, Stefano Trinchera, ha presentato, presso la sala stampa “Sergio Vantaggiato” del “Via del Mare” il nuovo allenatore della compagine salentina.
“Di lui mi ha colpito l'approccio, la carica e la passione. Si è scelta la figura di un allenatore giovane, per una società giovane che vuole fare le cose per bene, partendo da lontano, dalle fondamenta e questo sodalizio, nel tempo e senza fare proclami, vuole compiere grandi cose: puntare sul settore giovanile e sulla prima squadra avvalendosi di figure di primissimo livello e che hanno fame come nel caso di Asta. Passo dopo passo, poi, in questa grandissima piazza cercheremo di riportare l'entusiasmo. Sono convinto – ha concluso – che questo tecnico potrà darci grandi soddisfazioni. Ha un’immagine pulita, giovane, voglia di emergere e, ripeto, sono queste le componenti che hanno inciso sulla scelta”.
“I matrimoni si fanno sempre in due e per me è un onore e un orgoglio essere qui; ho sempre detto che sarei venuto a Lecce di corsa. Sono le sfide come queste che danno la forza per fare meglio. Ringrazio tutti perché mi state accogliendo con grande stima, credo nel lavoro, ma ciò che conta è l'impegno di tutti nel dare sempre il massimo ed è questo che voglio da parte dei miei uomini”, ha affermato l’allenatore di Alcamo la scorsa stagione sulla panchina del Bassano”.
“Lecce lo reputo un punto non solo di partenza, ma anche di arrivo e dedicherò tutto me stesso come ho sempre fatto, ma se sarà necessario profonderò ancora più forze nel compiere il mio lavoro. Ho detto a mia moglie che adesso insieme a lei sarò sposato anche con il Lecce; oggi mi vedete in giacca e cravatta, come si addice quando ci si sposa, appunto, ma mi avrete modo di vedermi in pantaloncini anche strappati, sono stato un combattente in campo e sono rimasto tale anche in panchina. Nell’area tecnica, infatti, non sto fermo un attimo e sono abituato a percorrerla sempre in lungo e in largo.
Per quel che riguarda i giocatori voglio una squadra che corra, dia l'anima e che faccia avvertire ai tifosi l'impegno profuso. Una compagine, propositiva e che attacchi.
Se prima di accettare ho riflettuto sul fatto che Lecce ha un passato importante e una tifoseria molto esigente? Questi elementi sono senza dubbio uno stimolo in più, non si può pensare di fare qualcosa di importante nel calcio se non si prova a lavorare in una società così blasonata, i rischi non mi spaventano ed ero alla ricerca di una piazza che mi desse ancora più motivazioni.
Per quel che riguarda il mercato c'è una totale coesione nelle scelte con il Direttore Trinchera, con lui dialogo e mi confronto continuamente.
Parlando di gioco devo dire che mi adatto ai giocatori a disposizione per valorizzarli, ma ciò non può prescindere dal fatto che devono essere sempre aggressivi, inoltre do sempre grandissima importanza al mio staff: da solo l'allenatore farebbe ben poco è solo puntando anche sui collaboratori si può compiere un bel salto di qualità. Ho sempre fatto così e continuerò ad avere questo modus operandi. Farina sarà ancora una volta il mio vice: è sempre stato con me, cura i reparti e sposa appieno quelli che sono i miei concetti. Ripongo totale fiducia in lui.
Gran parte della mia carriera l’ho svolta nelle file del Torino e il ‘Vecchio cuore granata’ rappresenta la mia personalità e il mio modo di essere. Ho avuto diversi allenatori e ho cercato sempre di prendere qualcosa da tutti, per alcuni sotto il piano tattico, per altri gestionale, per altri ancora sotto il profilo dei valori umani.
Mi fa piacere che sia io che il Lecce vogliamo fare bene dopo le finali perse, bisogna però fare un passo indietro. Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare ciò che si è ottenuto lo scorso anno”.
Inevitabile, poi, che non venisse approfondito il discorso inerente innanzitutto il ripescaggio e poi la costruzione della squadra, la nomina del nuovo Team Manager e lo staff sanitario. Su questo a fare chiarezza è stato Stefano Trinchera: “Per quel che riguarda il ripescaggio non abbiamo alcuna intenzione di creare illusioni. La nostra categoria di appartenenza è la Lega Pro ed è su quella che siamo concentrati. Faremo le cose nel modo giusto. Ad ogni modo saremo sempre molto vigili e nel caso si potesse concretizzare questa ipotesi la proprietà si farà trovare pronto, ma adesso, ripeto, concentriamoci sulla lega Pro
Ci siamo confrontati sulla rosa attuale e abbiamo parlato anche di rafforzamento. Attualmente c’è una buona ossatura. Ma parlare di mercato, adesso, è un po' prematuro; quello è un lavoro che va fatto passo dopo passo senza lasciarsi prendere dalla frenesia. Poi siamo giovani e non ci possiamo permettere neanche di sbagliare una virgola. Il ritiro lo faremo da metà luglio e immaginare un organico definito già allora è impossibile, poi potremmo andare incontro anche allo slittamento del campionato.
Claudio Vino è stato nominato nuovo Team Manager e sarà lui ad occuparsi della data e del luogo del ritiro.
Per quanto riguarda, il Settore Giovanile e lo staff medico, entro oggi o domani avrete tutti i nomi”.
Asta ha sottoscritto un una contratto annuale con opzione per il secondo anno sia in caso di promozione che di permanenza nella vecchia Serie C. L’opzione è in capo alla società.