​Frosinone-Lecce. Rissa sfiorata in campo e tifoso in coma dopo una caduta in tribuna

Al Matusa si doveva festeggiare solo il ritorno del Frosinone in Serie B, dopo la vittoria contro il Lecce. E invece i tifosi fusinati hanno trasformato il campo di gioco in una specie di ring mentre giungeva la notizia di un tifoso, in coma dopo una caduta dagli spalti.

Iniziamo dal dramma. Dall’episodio che non si vorrebbe mai leggere tra le righe di quella che doveva essere solo una festa per il ritorno in serie B.  Allo stadio Matusa, proprio mentre i padroni di casa erano riusciti a conquistare la serie cadetta dopo tre anni di assenza, in Curva nord un tifoso del Frosinone è rimasto gravemente ferito dopo esser caduto dalla tribuna, forse a causa di un acceso diverbio con i sostenitori della sua stessa squadra, o forse dopo la lite con un conoscente con cui avrebbe fatto a botte per motivi personali. Secondo una prima ricostruzione, infatti, pare che il 45enne sia precipitato giù battendo violentemente la testa. Le sue condizioni sono subito apparse molto serie. Trasportato immediatamente da un’ambulanza del 118 all’ospedale Spaziani della Capitale, nel corso della serata, è stato necessario il trasferimento al Policlinico Umberto I, dove l’uomo è giunto in coma. 

Sul terribile incidente sta ora indagando la Polizia, che sta raccogliendo tutti gli elementi necessari per ricostruire con esattezza quanto accaduto in quei drammatici momenti. Una fatalità che nulla ha a che vedere con quanto successo poi dopo. Però segna, e fa riflettere. 

La festa, infatti, è stata rovinata anche per quanto accaduto sul rettangolo di gioco poco dopo il triplice fischio finale. Si sa, centoventi minuti in una finalissima di ritorno tra le due squadre che hanno dominato il girone B della Lega Pro snerverebbero chiunque ma assistere a scene vergognose in un momento di gioia non ha mai nessuna giustificazione. Se non fosse intervenuta la Polizia a garantire la sicurezza dei tesserati delle due squadre forse si starebbe parlando di ben altri fatti? Una domanda lecita visti alcuni poco nobili precedenti. Comunque, ad accendere gli animi pare sia stata una pallonata gratuita a Ferreira Pinto che ha fatto esplodere la rabbia di mister Franco Lerda.

Il tecnico del Lecce, difendendo il suo giocatore è stato preso di mira dai tifosi avversari che hanno iniziato quasi una «caccia all’uomo». Gli addetti alla sicurezza sono riusciti a fatica ad evitare contatti ben peggiori tra i protagonisti.

Una brutta pagina per il calcio, che purtroppo rovina l’impresa del Frosinone capace riconquistare la serie B dopo tre anni, per di più battendo i salentini, dati da più parti come “favoriti”.
Ma si sa…i fatti poi alla fine sono sempre o quasi sempre diversi da come uno se li era immaginati. 



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