Benevento-Lecce 3-0. Giallorossi umiliati dai colpi di Mazzeo e Cisse. È festa sannita e sconforto salentino

Con una doppietta dell’attaccante di Salerno e il gol della punta della Guinea i salentini escono umiliati dalla sfida del Vigorito. Salentini superati dal Foggia vincente 4-0. Domenica sfida con la Lupa Castelli.

Messa alle spalle la possibilità di ottenere la promozione diretta al campionato cadetto, anche e soprattutto a causa di un aprile nero nel quale in tre partite – due delle quali tra le mura amiche – i giallorossi hanno racimolato la miseria di due punti, questo pomeriggio, gli undici di mister Piero Braglia sono stati impegnati presso lo stadio "Ciro Vigorito" nel big match che li ha visti in campo contro la capolista Benevento.
 
Situazioni contrapposte quelle che vivono le due compagini, perché, se da un lato alla formazione dell'allenatore ex Gallipoli Gaetano Auteri basta un punto per entrare nella storia e ottenere la prima promozione in B, capitan Papini e compagni devono cercare di sbancare lo stadio campano – dove quest'anno nessuno ha fatto bottino pieno – o per lo meno a uscirne senza essere sconfitti, allo scopo ottenere la sicurezza di un posto nei play-off che consentirebbero una nuova opportunità per compiere il salto di categoria.
 
In occasione della sfida con la strega, i salentini sono costretti a fare a meno del difensore centrale Francesco Cosenza perché espulso nella scorsa gara con la Paganese, squalificato, a lui si aggiunge il portiere Filippo Perucchini, neanche convocato, ancora alle prese con un problema alla spalla ma, soprattutto, dalla panchina non ci sarà a guidare la squadra il tecnico grossetano fermato per due turni dal Giudice sportivo. A prendere il posto del centrale calabrese l'allenatore sceglie Camisa, per il resto, dopo una settimana di allenamento in differenziato riesce a essere della gara Abruzzese, in mediana De Feudis affianca per la seconda volta da titolare il capitano, mentre torna nello schieramento iniziale Legittimo sulla fascia sinistra, infine, in attacco, viene confermata la coppia Caturano-Curiale con Surraco alle spalle.
 
Il Lecce parte subito alla grande e dopo tre minuti l'esterno al volo di Lepore finisce sul palo della porta difesa dal l'estremo difensore campano. All'11mo sono i salentini a rischiare. Cisse, lanciato da un compagno, si presenta solo davanti a Bleve, fortunatamente, il numero uno giallorosso riesce ad anticiparlo. Al 18mo, però, la compagine sannita va in vantaggio. Cross dalla destra dell'ex Melara per Mazzeo che, in solitario, colpisce di testa e deposita la palla alle spalle di Bleve.
 
Lo svantaggio è una vera e propria doccia fredda per Lepore e compagni che fino a quel momento avevano fatto la partita. Al 27mo arriva il raddoppio sannita. Cisse parte in contropiede e vince il contrasto con Camisa, si invola in solitario verso l'area di rigore salentina, poi, a tu per tu con Bleve, lo trafigge con un preciso rasoterra di destro.
 
Le marcature hanno l'effetto di trasformare la squadra di Auteri che da quel momento in poi diventa padrona assoluta del campo. Al 35mo il Lecce potrebbe accorciare le distanze, ma il portiere Gori, riesce a murare Curiale. Un minuto dopo, sempre l'attaccante di Trapani, solo davanti a Gori, si fa anticipare da Mattera. Al 43mo Cisse, tra le file del Benevento, è costretto a dare forfait. Al suo posto entra Campagnacci. Al 46mo, Mazzeo potrebbe portare a tre i gol beneventani, ma il suo tiro termina di poco alto.

Il primo tempo si chiude con un minuto di recupero con i salentini sotto di due marcature che, dopo aver dominato la prima parte di gara senza riuscire a segnare, una volta in svantaggio, hanno prestato il fianco alla compagine sannita. Sul risultato, però, pesano anche un palo di Lepore e le due occasioni sprecate da Curiale solo davanti al portiere.

Il Lecce inizia la ripresa con due sostituzioni. Fuori Caturano e Camisa, peggiore in campo e dentro Moscardelli e, a sorpresa, Beduschi. Al 49mo nel Benevento nuovo cambio forzato. Fuori il neo entrato Campagnacci infortunato e dentro Marotta. Al 51mo la compagine di Auteri chiude la gara. Contropiede di Mazzeo che calcia una botta di collo pieno che piega le mani a Bleve che non riesce ad evitare la marcatura del l'attaccante di Salerno. Al 59mo un tiro di Surraco da fuori viene parato senza affanni da Gori. Al 61mo un tiro da fuori di Curiale viene deviato in corner dal portiere beneventano. Al 63mo il tiro da fuori di Moscardelli viene parato da Gori nonostante fosse destinato a terminare fuori. Al 65mo, tra gli applausi, esce l'ex Melara autore dell'assist del primo gol.

Tra i giallorossi, nonostante lo svantaggio cospicuo, Lepore e Moscardelli non si arrendono e aggrediscono ogni pallone. Al 73mo Isetto si gioca l'ultimo cambio. Fuori Curiale e dentro Liviero. All'81mo la punizione dal limite di Lepore viene parata da Gori. All'83mo il tiro al volo di esterno di Surraco termina alto. La partita termina con solo due minuti di recupero e al fischio del direttore di gara è festa in casa sannita e sconforto in quella salentina.

Una vera e propria umiliazione quella subita dai calciatori leccesi che una volta passati in svantaggio, ripetiamo, non sono stati più in grado di trovare il bandolo della matassa subendo da parte degli uomini di Auteri una vera e propria umiliazione.

Nonostante la vittoria e il sorpasso del Foggia, i Play Off non sono a rischio, anche in caso di sconfitta domenica prossima tra le mura amiche del "Via del Mare" con la Lupa Castelli già retrocessa. Per i giallorossi c'è ancora una piccola, piccolissima, occasione di raggiungere la serie cadetta a patto di ritrovare in breve tempo il gioco e la forma di poco più di un mese fa. 



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