Giacomazzi: contro il Palermo un Lecce attento e concentrato

Per il Capitano, che per una breve parentesi della carriera ha indossato la maglia rosanero, bisogna avere contro il Palermo lo stesso approccio mentale della gara con il Parma. Al Lecce è¨ mancata un po’ di cattiveria sotto porta e attenzione in difesa, ma anche un po di fortuna

Alla luce della vittoria del Palermo contro la Juventus cambia la prospettiva della gara? Sarà più difficile in Sicilia?
Secondo me no! Anzi è meglio che abbiano vinto giocando bene a Torino, penso che se avessero perso contro i bianconeri avrebbero avuto più tensione. Non che adesso non ne abbiano, il Palermo è una grande squadra che punta ad obiettivi importanti.

Cosa manca ancora a questo Lecce? Cattiveria sotto porta, attenzione in fase difensiva o altro?
Dobbiamo senza dubbio migliorare ancora, si è concretizzato meno di quanto costruito, magari è mancata anche un po’ di fortuna, ma sono d’accordo bisogna essere più cattivi davanti al portiere avversario e evitare distrazioni in difesa. In Serie A non te le perdonano.

Mai come quest’anno ti si è visto così in forma fisicamente.
Il ruolo che svolgo in campo comporta che debba correre molto, magari se operassi in un’altra zona del campo si vedrebbe meno, ma ad ogni modo mi sento molto bene in questo periodo.

Come si sono inseriti i nuovi arrivi?
Hanno risposto molto bene sul piano tattico. A parte la partita contro il Milan nella quale abbiamo sbagliato tutti l’approccio mentale devo dire che si sono inseriti alla grande e con il tempo continueranno a migliorare.

Anche Chevanton e Olivera?
Dobbiamo essere anche noi compagni, anche noi squadra ad aiutarli ad inserirsi. Sono Chevanton e Olivera i primi a volere fare meglio e sono certo che ci riusciranno.
Quello con il Parma è un punto perso o un punto guadagnato?
Non guardo la classifica. Bisogna però dire che Chievo, Cesena e Brescia hanno fatto prestazioni sorprendenti. Anche noi con il Parma, però, abbiamo interpretato bene la gara. Domenica affronteremo una grande squadra, molto forte e dovremo rispondere allo stesso modo che con i gialloblu.

Da ex casa ricordi di Palermo?
Ho lascito gente fantastica, veramente una bella piazza, un’ottima società, ma non sono riuscito a dimostrare il mio valore.

Alla luce di quanto detto ritieni quella di Palermo un’esperienza positiva?
Personalmente no! Ho giocato poco e non ho avuto la possibilità di dare qualcosa.

Cosa ti preoccupa del Palermo?
È una squadra molto forte, ripeto. Contro la Juventus aveva in panchina giocatori del calibro di Hernandez e Miccoli. È un gruppo solido, ma se si distraggono lasciano molti spazi che noi dovremo assolutamente sfruttare.

Ma il Lecce può agire in contropiede o è destinato sempre a costruire il gioco?
Anche il Lecce è in grado di ripartire. Contro il Parma abbiamo aspettato e poi siamo partiti in contropiede. Bisogna essere sempre pronti e modellare lo schema alle situazioni che incontriamo. 

Domenica ritrovi Delio Rossi.
Delio è una persona eccellente e un grande allenatore che mi ha fatto giocare in tutti i ruoli, negli ultimi tempi anche da esterno. Ha dimostrato in piazze importanti come a Roma con la Lazio di essere, ripeto, un grande allenatore e una bellissima persona.

Quali sono i tuoi compagni del Palermo rimasti tra i rosanero?
Nessuno, sono tutti andati via. Solo Sirigu che, quando vestivo quella maglia, era il terzo portiere.

Chi temi di più?
Pastore che è un grande giocatore, ma anche Hernandez che ha molta esperienza e  qualità e fa molti goal.

Sei tra quelli che pensano che Miccoli quando gioca contro il Lecce non si esprima al meglio?
Miccoli è un professionista e un fuoriclasse. Preferirei che non giocasse è un calciatore che fa la differenza, poi l’ultima volta che abbiamo giocato contro il Palermo ha anche segnato.
Nell’allenamenti di ieri, intanto, sono rimasti a riposo Di Michele Giuliatto a causa di un leggero affaticamento muscolare. Chevanton e Reginiussen hanno lavorato a parte. Prevista per questa mattina a porte chiuse la rifinitura. Al termine partenza per Palermo.



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