Non inganni la vittoria dei giallorossi. Il Lecce sceso in campo al "Via del Mare" contro la giovane squadra del Rende è stato, almeno per tutto il primo tempo, quello visto nella disfatta di Catania. Una prova opaca quella fornita dai salentini, che arriva dopo quella altrettanto deludente consumata, come anzidetto, lo scorso week end contro gli etnei.
L'1 a 0 finale grazie al gol di Mancosu apparso, peraltro, in fuorigioco di rientro non deve far pensare ad un Lecce fuori dalla crisi, i salentini non hanno un centravanti in grado di fare la differenza e se a tutto ciò si aggiunge la pochezza di idee e gli evidenti limiti della difesa, capiamo di essere di fronte ad una squadra confusa, debole nelle gambe ma anche nell'anima. Sulla panchina, forse per lui l'ultima, il secondo Maragliulo che praticamente non si assume responsabilità e manda in campo la formazione che una settimana fa fu smontata dal Catania.
Il match esibisce al 3° il gesto atletico di Torromino che con una rovesciata in acrobazia dal limite prova a sorprendere l'ottimo portiere ospite ma la palla vola alta sulla traversa. Al 15° Mancosu tocca in area con la coscia il pallone quel tanto che basta per far compiere a Forte una strepitosa parata. Al 18° Rende vicino al vantaggio con Goretta che dal limite con un fendente sfiora il palo alla destra di Perucchini. Al 32° assist di Di Matteo per Mancosu ma il centrocampista giallorosso sparacchia da buona posizione al lato. Al 33° cambio forzato per il Lecce, fuori Arrigoni dentro Costa Ferreira. Al 36° missile di Lepore da 30 metri con Forte che compie la parata di giornata sventando la minaccia in angolo. Il primo tempo termina a reti bianche. I giallorossi sono apparsi poveri di idee e il loro gioco prevedibile specie sulla sinistra dove il Rende ingabbia le incursioni di Torromino e company.
Tanto possesso palla ma tanti assist sbagliati nei pressi dei sedici metri, per impensierire Forte deve pensarci Lepore dai 30 metri poi nulla più. Il Rende è squadra giovani e ben organizzata che non ha concesso quasi nulla ai salentini che, come ribadito, sono apparsi senza identità in ogni settore del campo. Il secondo tempo si apre con l'ammonizione di Drudi al 46°. Al 48° il Rende si fa pericoloso quando Vitalitti fa spiovere in area giallorossa un traversone che per fortuna del Lecce non trova pronti i tre ospiti tutti soli a neutralizzare in porta. Al 57° svarione della difesa salentina ma Gigliotti non ne approfitta ed il suo tiro risulta lento per la facile parata di Perucchini.
Al 58° Torromino a due passi da Forte tira di potenza ma l'estremo calabrese di piede devia in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina calciato dallo stesso Torromino, Mancosu di testa buca Forte. Il gol sembra essere viziato da un fuorigioco di rientro del centrocampista leccese ed a nulla sono valse le vibranti proteste degli ospiti. Al 64° Pacilli dal limite sferra un tiro dove trova Forte pronto alla difficile respinta. Doppia cambio per il Lecce al 72° con Tsonev e Marini che prendono rispettivamente il posto di Pacilli e Drudi segue anche l'ingresso in campo per il Rende di Modic, scuola Milan, per Rossini.
Quattro minuti più tardi per i calabresi Felleca rileverà Viteritti. Al 92° il centravanti di scampia a faccia a faccia con Forte si fa respingere il tiro per la verità calciato senza convinzione. Dopo quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro Friulano la partita si chiude col Lecce vittorioso per 1 a 0.
Tre punti che danno una boccata di ossigeno alla squadra di Maragliulo ma che non convincono affatto specie sulla qualità del gioco che ancora viene a mancare e quando una squadra inizia ad non avere più una logica, significa che è arrivato il momento di cambiare, al nuovo trainer l'arduo compito di risolvere l'enigma.
A cura di IVAN VEDRUCCIO
