Il Lecce è secondo: a Matera il pareggio porta la firma di Perucchini. Le pagelle del match

I giallorossi conquistano matematicamente il secondo posto: finisce 1-1 a Matera con Costa Ferreira che replica al vantaggio siglato da Negro. Primo tempo sottotono per Lepore e soci, nella ripresa sale in cattedra Perucchini. Al Foggia domenica basterà un punto per brindare.

Finisce con un gol per parte il match tra Matera e Lecce: padroni di casa in vantaggio nel primo tempo con un gol di uno scatenato leccese Maikol Negro. Nella ripresa la reazione di un Lecce rimasto in inferiorità numerica: Costa Ferreira inventa un altro tiro vincente dalla distanza. Padalino (allontanato dalla panchina per proteste), inizia a far rifiatare qualcuno in vista dei playoff dove i giallorossi arriveranno da secondi in classifica del girone C, ma servirà un altro passo e un’altra verve.
 
Perucchini, 7.5: inizia con una bella parata al 13’ sul tiro insidioso, ma poco angolato, di Negro; poi la sua difesa lo lascia spesso in balia degli attaccanti lucani: lui risponde presente quasi sempre, ma sul gol del salentino Negro può davvero poco. Poi salva il risultato in almeno due chiare circostanze: prima sul tiro di Carretta al 73’, reagendo di puro istinto, poi con un gran colpo di reni al 79esimo su colpo di testa di Mattera.
 
Vitofrancesco, 5.5: partita opaca oggi dopo un periodo in cui aveva fatto intravedere qualcosa di buono. Prova a rendersi partecipe in fase di proposizione, ma è in chiusura che soffre terribilmente la vivacità di Carretta.
 
Cosenza, 4.5: avete presente i salti sull’uomo in occasione delle esultanze? Bene, oggi decide di alzare il ginocchio direttamente sulla schiena di un avversario, in avvio di ripresa, in una zona del campo del tutto innocua, e rimedia un rosso diretto. Nel primo tempo si segnala solo per una chiusura tempestiva su una scatenato Negro.
 
Giosa, 6- : partita anonima quella dell’ex Como che arriva in ritardo in chiusura su Negro che al 28esimo porta in avanti il Bue. Ammonito per (sacrosante) proteste al 55esimo, per il resto prova a reggere la retroguardia quando il Lecce resta in inferiorità numerica.
 
Ciancio, 6-: l’estro dei padroni di casa fa girare la testa anche a lui, soprattutto nel secondo tempo dove Negro e soci insistono molto lungo la sua corsia di competenza. Lui prova ad affrontare tutti a testa alta con alterne fortune. Meno impegnato nel corso della prima frazione dove tiene bene la posizione.
 
Fiordilino, 5.5: fa tanta fatica ad entrare in partita fino a farsi aggirare troppo facilmente all’interno dell’area di rigore da Negro in occasione dell’1-0. Li riesce poco la fase di interdizione e viene anche ammonito al 47esimo per un tocco duro su Strambelli.
 
Costa Ferreira, 6.5: primo tempo sottotono per il portoghese che entra poco nel vivo dalla manovra. Nella ripresa prova a cambiare registro: cerca di dare maggiore spinta palla al piede e al 64esimo ritorna al gol con uno dei suoi soliti tiri da fuori area che vale il pareggio.
 
Tsonev, 5: una brutta gara quella del bulgaro che si fa vedere solo con un tiro che mette poca apprensione a Tozzo. Il centrocampo giallorosso va sotto quasi sempre contro quello lucano, e dopo un’ora di gioco lascia spazio a un attaccante.
 
dal 63’ Caturano, 6- : entra a partita in corsa per mettere soprattutto centimetri utili in attacco, ma soprattutto dietro in occasione dei calci piazzati dei padroni di casa. Ci piacerebbe vederlo in coppia con Marconi dal primo minuto.
 
Lepore, 6+ : tanto, tantissimo ossigeno lasciato sul campo del XXI Settembre da parte del capitano. Il solito zelo permette lui di rendersi pericoloso con un paio di tiri, ma è encomiabile il suo impegno quando il Lecce resta in dieci.
 
Doumbia, 6- : dopo il gol di domenica scorsa, viene lanciato tra i titolari, complice anche il lieve acciacco fisico di Torromino. È decisamente l’uomo più in palla dei suoi, anche se come spesso capita si perde sull’ultimo tocco. A metà di primo tempo inizia ad accusare un dolore alla coscia e nel corso dell’intervallo resta negli spogliatoi.
 
Dal 45’ Torromino, 6: conferma una buona condizione fisica che non può che far ben sperare in vista degli spareggi. Poche, però, le palle utili toccate dall’ex Crotone.
 
Marconi, 5: riproposto titolare, cerca di avere la meglio sui difensori avversari quando si trova spalle alla porta. Viene però spesso anticipato e il poco movimento senza palla non permette ai compagni di servirlo a dovere. Nella mezzora finale il duo Padalino-Di Corcia li affianca Caturano, ma il risultato non cambia ed esce nella fase finale.
 
dal 74’ Maimone, 6: al pari dell’altro subentrato Torromino, mette tanto fiato a disposizione di una squadra assediata e in inferiorità numerica.
 
Padalino, 6: il Lecce conquista il matematico secondo posto impattando sul campo della diretta inseguitrice. Il tecnico foggiano prova a cambiare qualcosa nel suo scacchiere, ma la squadra ci mette tanto, troppo, a trovare la quadra su un campo ostico. Nel primo tempo il Matera, con Negro in testa, comanda ampiamente il ritmo della partita andando meritatamente in vantaggio. Sul finale di prima frazione viene anche allontanato dal terreno di gioco per proteste, nella ripresa si registra anche l’espulsione di Cosenza, segno evidente di un nervosismo che si è riproposto sempre quando si è perso. Poi cambia l’atteggiamento e lo spirito di sacrificio: Costa Ferreira pareggia e la cerniera giallorossa regge fino alla fine. Certo, nei playoff concedere 16 calci d’angolo all’avversario (per batterne solo uno), non sarà consentito.



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