Il Lecce fa suo il difficile match contro il Catania e torna in vetta, in attesa del posticipo che vedrà impegnato il Foggia domani nel derby a Monopoli. Il timbro sul successo odierno lo mette Costa Ferreira che corona una gara superba. Ciccio Cosenza non ne fa passare una. Il gioco non è quello spumeggiante di un tempo, ma quello che contava erano i 3 punti. Il giro del campo finale da parte di tutta la squadra è il segnale di un ambiente che ci crede tutto (leggi la cronaca del match). Ecco le pagelle di leccenews24.it:
Perucchini, 6+ : una gara attenta per il portiere giallorosso che nel primo tempo deve solo controllare alcuni tentativi dalla distanza che non inquadrano lo specchio della porta. Il suo primo vero intervento su registra sul tiro di Pozzebon al 26’ della seconda frazione. Poi un paio di uscite di pugno che sventano ogni pericolo.
Ciancio, 6: molto più intraprendente nel primo tempo rispetto al secondo, non si fa mai sorprendere. Ci mette più del solito a prendere le misure, ma quando lo fa poi sbaglia poco quanto niente.
Cosenza, 7:Tavares trova pane duro, durissimo, per i suoi denti. Non sbaglia un anticipo, fermando l’avversario sempre e come può. Fantastico il suo tiro alla mezzora, diretto all’incrocio dei pali, ma deviato da un super Pisseri. Un vero muro invalicabile.
Giosa, 6.5: prende in consegna Pozzebon concedendo lui davvero poco spazio. Sulle palle basse è davvero difficile da superare, mentre va in difficolta in un paio di circostanze in cui il Catania che il lancio lungo. Ammonito al 34’ della ripresa.
Agostinone, 6: difficile vedere uno spunto interessante partire dai suoi piedi. Svolge il suo compitino senza uscire dagli schemi, anzi spesso rallenta il gioco preferendo giocare la palla dietro. I suoi cross riusciti si contano sulle dita di una sola mano. Nella ripresa mostra grinta e carattere e lotta su ogni pallone. Cerca anche il gol con un tiro potente, ma centrale, all’38esimo minuto del secondo tempo.
Fiordilino, 6:Padalino torna a riaffidare a lui le chiavi della zona nevralgica del campo sostituendo Arrigoni. Un vero derby personale per il giovane palermitano che al decimo perde una brutta palla, ma è bravo a stroncare immediatamente dopo una pericolosa azione etnea al limite dell’area.In generale partita timida, in cui sbaglia più di qualche appoggio. Ammonito al 20esimo della prima frazione. Nel secondo tempo azzecca un paio di lanci interessanti.
C. Ferreira, 7.5:dei tre di centrocampo è decisamente il migliore. La sua classe viene sempre fuori: ottima visione di gioco e mai una palla persa quando è in fase di controllo (un paio invece i lanci furi misura). Cerca il tiro vincente con insistenza: sul finire di primo tempo tenta una conclusione insidiosa che impegna severamente il portiere avversario, ma in avvio di ripresa si rifà con gli interessi trovando, finalmente, la via del meritato gol. Il portiere siciliano li nega la doppietta al 22esimo.
Tsonev,6- : è lui a prendere il posto dello squalificato Mancosu, ma il compito è davvero arduo. Caratteristiche decisamente diverse rispetto al compagno infortunato, ma oggi il bulgaro gira spesso a vuoto dando l’idea di essere a tratti spaesato. Si mette in mostra con una punizione insidiosa all’ultimo respiro del primo tempo, ma Pisseri oggi sembra una saracinesca. Più preciso nel secondo tempo, esce al 90’.
dal 48' s.t. Maimone, senza voto: cambio dell'ultimo minuto per Padalino che spezza il forcing finale del Catania.
Pacilli, 6.5: scontato il turno di squalifica, super Mario torna nel tridente d’attacco. Sfodera come spesso ci ha abituati a vedere una prova fatta di estro e corsa.Ci prova al volo al 18’ sfiorando la traversa e poi prova a inventare sempre qualcosa di buono. Palla al piede è un vero grattacapo per gli avversari.
Doumbia, 6- :quanta fatica per il franco-maliano che oggi si vede costretto a una marcatura asfissiante. Non viene mai lasciato solo dal suo diretto avversario e, per questo, viene anche cercato meno dai compagni. Palla al piede, però, costringe perennemente la truppa di Pulvirenti al fallo. Ingabbiato, viene sostituto al 20esimo del secondo tempo.
dal 20’ s.t. Lepore, 6: solita prova tutta grinta per il leccese doc che entra per dare consistenza nel finale di gara.
Caturano, 6- :non è per nulla semplice per uno come lui trovarsi davanti una difesa ovattata come quella allestita oggi dal Catania. Nel primo tempo è costretto a giocare costantemente spalle alla porta, non rendendosi di fatto mai pericoloso. Nella ripresa le maglie si aprono e al 18’ del secondo periodo sfiora il gol da distanza ravvicinata, ma il passaggio di Pacilli è troppo forte. Lascia il posto a Marconi dopo l’ora di gioco.
dal 26’ s.t. Marconi, 6.5: entra con il giusto piglio e si conquista subito un paio di punizioni che costano il giallo a qualche calciatore siciliano. È sfortunato all’80esimo quando non approfitta delrimpallo sul tiro di Agostinone che poteva valere il 2-0.
Padalino, 6.5: che il Lecce non sia quello brillante di inizio stagione ormai è fatto noto da qualche tempo, ciononostante il carattere non manca. Ridisegna il suo scacchiere soprattutto alla luce delle assenze: vedere un bel gioco è raro, ma i giallorossi non perdono mai il pallino del match (se non per un breve periodo nel cuore del primo tempo): per scardinare la corposa retroguardia del Catania servono un bel po’ di conclusioni dalla distanza che, alla fine, premiano. A fine gara il coro della Curva Nord racconta tutto: “vogliamo vincere a Foggia”.
Le pagelle di Lecce – Catania. Contro gli etnei, Cosenza è un muro, Ferreira alla prima gioia. Marconi, che carattere!
Più difficile del previsto la vittoria dei giallorossi contro il Catania. Gli etnei, squadra in cui militano giocatori di grande esperienza come Marchese e Mazzarani, si sono dimostrati avversario ostico. Bravi gli uomini di Padalino a non inciampare. I voti.