Un gran primo tempo, una ripresa in sofferenza ma questo Lecce è più cinico che mai. I giallorossi vincono il derby contro il Bisceglie e si rilanciano prepotentemente in classifica (-1 dalla vetta). Una gara insidiosa, come la vigilia suggeriva, quella contro i nerazzurri: il primo tempo è di netto predomino Lecce che passa in vantaggio con Salvatore Caturano, tornato al gol dopo cinque mesi di digiuno. Nella seconda frazione, Costa Ferreira raddoppia subito, ma il Bisceglie non si arrende. Anzi, la truppa di Zavettieri accorcia, si vede annullato il gol del pareggio, ma alle fine si inchina alla spietata legge di Di Piazza, tornato dopo la squalifica con un gol e una traversa.

È il debutto casalingo per mister Fabio Liverani che dopo il bel successo alla “prima” in quel di Catanzaro si presenta ai tifosi del ‘Via del Mare’ con la possibilità di una vasta scelta in ogni reparto, ma con una defezione dell’ultima ora. Out, infatti, non c’è il solo Simone Ciancio, ancora alle prese con qualche noia fisica, ma anche Marco Mancosu, colto da un improvviso attacco influenzale. Ritorna tra i disponibili, invece, Matteo Di Piazza che dopo aver scontato i tre turni di squalifica, si ripropone tra i protagonisti: l’ex Foggia, però, parte dalla panchina con il duo d’attacco formato da Torromino e Caturano.
Le formazioni con qualche sorpresa
Scelte pressoché confermate per il tecnico giallorosso che da fiducia agli undici titolari dell’ultimo turno: Perucchini in porta, Lepore e Di Matteo come terzini con Cosenza e Drudi nel cuore della difesa, linea mediana con Arrigoni e Costa Ferreira ai vertici spalleggiati da Armellino e Tsonev, con avanti la coppia più affiatata.
Rispondono i baresi di mister Nunzio Zavettieri (accompagnati da poco meno di 300 tifosi) con un 4-3-3 con Crispino tra i pali, Markic, Petta, Jurkic e Giron dietro, Lugo Martinez, Vrdoljak e Boljat a comporre la linea di centrocampo, Azzi, Jovanovic e l’ex Montinaro in attacco.
Dirige l’incontro il signor D’Apice di Arezzo davanti 8.554 spettatori.

Pronti via e il Bisceglie al primo lancio lungo si rendere pericoloso in area: contatto dubbio tra Cosenza e Jovanovic, ma per l’arbitro è solo calcio d’angolo. La prima occasione del Lecce, invece, arriva al 7’: cross spiovente da destra effettuato da Lepore, Caturano ci arriva di testa, ma non inquadra lo specchio.
Al quarto d’ora Caturano prova a sfondare per vie laterali: in area c’è il solo Torromino, palla allora all’indietro per Costa Ferreira che arriva a rimorchio, ma il bel tiro del portoghese si spegne di poco alto sopra la traversa. Accelerano i giallorossi: al 22esimo prima Caturano si fa ribattere per due volte il tiro da Crispino, poi Costa Ferreira sbaglia l’ultimo passaggio preferendo un corridoio difficilissimo per il centravanti napoletano piuttosto che servire Lepore più smarcato. Partita molto combattuta nella zona nevralgica.
Il Lecce insiste e si sblocca Sasà

Al 25’ Azzi stende Costa Ferreira, calcio di punizione dai trenta metri da posizione centrale. Si incarica della battuta Armellino che però centra la traversa. Alla mezzora cambia la partita con il Lecce che passa meritatamente in vantaggio: Tsonev trova l’incursione giusta da sinistra, il cross viene controllato male da Torromino in area con la palla che finisce tra i piedi di Armellino, sfera nuovamente al centro dove finalmente si fa trovare pronto Sasà Caturano che da vero rapinatore d’area si sblocca e manda i suoi avanti. Grande festa per il bomber di Scampia che torna a gonfiare la rete.
La reazione dei neroazzurri sta tutta in una punizione di Lugo Martinez calciata fuori misura, mentre la Curva Nord inneggia al ritorno in panchina del dott. Peppino Palaia come responsabile dell’area medica. Poco prima del recupero Cosenza rimedia la prima ammonizione del match.
Il secondo tempo e l’immediato raddoppio

La gara riprende con gli stessi 22 effettivi e dopo appena tre minuti il Lecce concede il bis. E’ superlativo il lancio di Torromino per Costa Ferreira, con il centrocampista che è freddo davanti al portiere avversario e lo buca per il 2-0. Zavettieri prova a cambiare un po’ le carte in tavola operando un doppio cambio: fuori Montinaro e Bojalt, dentro Gabrielloni e Risolo, altro ex.
Al 12esimo calcio d’angolo per il Bisceglie: di testa ci arriva per primo Jurkic che però deposita tra le bragia di Perucchini. Al 16′ prima ammonizione anche per gli ospiti, la rimedia Giron dopo aver steso Caturano. Un paio di minuti dopo, però, si riapre tutto: Giron si invola sulla fascia sinistra, il tiro è respinto da Perucchini che però non può nulla su Risolo, appena entrato, che ribadisce in rete.
Il Lecce accusa il colpo, si concede qualche errore di troppo e mister Liverani corre ai ripari con una doppia sostituzione: escono applauditissimi Torromino e Costa Ferreira, entrano Megelaitis e Di Piazza. Altri due cambi anche per i baresi con Delic e Partipilo che subentrano a

A un quarto d’ora dal termine grosso spavento: Gabrielloni sfrutta al meglio uno spiovente da sinistra, deposita in rete, ma mentre parte la festa dei suoi compagni, l’assistente dell’arbitro segnala la posizione di fuori gioco. Il Lecce sembra essersi eclissato e Liverani getta nella mischia anche Marino al posto di Tsonev.
Il Bisceglie però ci crede, si spinge in avanti, ma come contrappasso concede ampi spazi alle ripartenze del Lecce che prova a chiudere definitivamente i conti. Al 34′ prateria per Arrigoni che serve Di Piazza: l’ex Foggia controlla, guarda la porta e con un destro chirurgico deposita sul palo più lontano. Una delizia per gli occhi dei tifosi.
Il bomber è scatenato e qualche minuto dopo sfiora la doppietta: il cross di Di Matteo arriva sulla sua testa, ma il tentativo si stampa sulla traversa. In coda alla gara, Liverani concede la standing ovattino a Caturano che esce per Dubickas. Nei quattro minuti di recupero il Lecce addomestica il vantaggio e pensa già al prossimo impegno, in programma già martedì sera, ancora al ‘Via del Mare’, contro la Sicula Leonzio.






