Lecce, buona la prima! I voti della sfida contro l’Altovicentino nelle nostre pagelle

Due gol, due pali, una traversa: questi i numeri del primo Lecce targato Padalino che supera l’Altovicentino e accede al secondo turno di Coppa Italia. In gol Vutov e Mancosu, buona la prova di Pacilli e Caturano.

È solo calcio d’estate, ma come si suol dire ‘chi ben comincia…’. Il Lecce bagna con un successo la stagione 2016/17 grazie al successo per 2-1 sull’Altovicentino nel primo turno eliminatorio di Coppa Italia. Il primo gol del nuovo corso porta la firma del giovanissimo Vutov, poi chiude i conti Mancosu. Poi il gol della bandiera nel finale da parte della formazione veneta. La condizione non è ancora quella ottimale (e non potrebbe essere altrimenti), ma i giallorossi partono bene e domenica prossima renderanno visita all’Ascoli Picchio.
 
Gomis, 6- :
si fa sentire, chiama ‘l’uomo’ ai suoi e dimostra sufficiente agilità. Gli avversari non lo impegnano mai a dovere e lui si mette in mostra soprattutto per i suoi rinvii di piede, non belli ma efficaci. Alla mezzora del secondo tempo mette i brividi ai tifosi con un appoggio sbagliato: risolve tutto Giosa. Decisamente da rivedere nell'occasione del gol della bandiera dei veneti.
 
Vitofrancesco, 6:
partita di sacrificio per il foggiano che fin dalla prima uscita dimostra gamba e fiato. Accompagna spesso l’azione, con continue sovrapposizioni, facendo vedere anche qualche cross interessante.
 
Cosenza, 6+ :
è uno dei pochi veterani della comitiva giallorossa e si vede eccome. È lui che guida con sapienza la retroguardia, cercato costantemente dai suoi compagni di reparto. Sempre puntuale in fase di chiusura, dimostra la sicurezza di cui la difesa avrà bisogno. Ammonito, per fallo tattico, al 40esimo del primo tempo.
 
Giosa, 6.5:
l’ex Como non ha certo bisogno di presentazioni. Nel cuore della difesa, insieme a Cosenza, non fa passare nulla, scegliendo sempre il tempo perfetto. Da libro Cuore il salvataggio sulla linea al 24’ del secondo tempo quando sventa un mezzo pasticcio di Gomis.
 
Ciancio, 6:
fisico possente, ma anche tanta agilità. Queste le caratteristiche del terzino prelevato dal Cosenza e già messe in mostra nella prima uscita stagionale. Pericoloso anche in area di rigore avversaria, quando si fa notare in occasione dei calci piazzati.
 
Lepore, 6.5:
inizia una nuova stagione con la maglia che ama più di tutto e lo fa con la fascia di capitano al braccio e in ruolo inedito. Checco si posiziona tra i tre di centrocampo e dimostra fin da subito tutta la sua voglia di fare. Padalino probabilmente ci ha visto lungo: Lepore è bravo a recuperare e impostare. Obiettivo: confermarsi. Lascia il campo tra gli applausi a un quarto d’ora dal termine.
 
dal 25’ s.t. Fiordilino, 6:
entra per una ventina di minuti e prende subito confidenza con compagni e pallone.
 
Arrigoni, 6:
ordinata e senza macchie la sua partita. Accanto al suo nuovo compagno Mancosu si trova subito bene: lo supporta con puntualità e non sbava mai.
 
Mancosu, 6.5:
fin da debutto si prende le chiavi del centrocampo giallorosso ed è lui che detta i tempi del gioco. L’ex Casertana recupera palla, mette a terra a decide a chi smistare. Buona la sua partita. Al 38’ mette la parola fine sul match siglando il 2 a 0 nel cuore dell’area di rigore.
 
Pacilli, 7:
fa vedere subito una buona gamba e il gol dell’1 a 0 porta decisamente la sua firma: recupera palla e tutto solo cerca l’angolino più lontano alla destra di Merlano che prima neutralizza, poi non può nulla su tiro di Vutov. È certamente il migliore in campo, mettendo subito in mostra le sue doti in agilità e dribbling. Cerca la conclusione ripetutamente, ma senza mai centrare la porta.
 
Vutov, 6.5:
il primo gol della stagione giallorossa ha il suo nome. Al 12esimo, infatti, è lui a farsi trovare pronto sulla respinta del portiere dopo il tentativo di Pacilli, e con il piattone è facile per lui andare in rete. Ottimi i suoi movimenti, ancora da affinare, ma dimostra fiuto. Padalino lo richiama in panchina a venti minuti dall’avvio del secondo tempo.
 
dal 19’ s.t. Doumbia, 6:
entra fischiato dai 3mila del Via del Mare: il suo futuro incerto probabilmente hanno smorzato gli entusiasmi sul franco-maliano. I numeri non mancano: le sue doti nessuno le ha mai messe in discussione. A questo punto è tutta questione di volontà: se Dudù avrà la giusta testa, sarà certamente utile alla causa. Dipenderà tutto da lui: Padalino è disposto ad aspettare ancora qualche giorno.
 
Caturano, 7- :
sente il peso della responsabilità di un attacco che per il prossimo anno dipenderà tutto da lui. Movimenti ancora non al top, ma comunque dimostra una buona propensione al sacrificio. Coglie il palo al 14’ della prima frazione e al 18’ della seconda: sfortunato. Non si risparmia e alla fine conclude il match stremato, ma senza la gioia del gol che avrebbe meritato. Esce a cinque minuti dal termine tra gli applausi di tutti.
 
dal 41’ s.t Persano, senza voto:
qualche minuto in campo per il giovane salentino.
 
Di Corcia (Padalino squal.), 6.5:
la condizione è quella che è, il gruppo inizia a compattarsi e l’avversario era certamente di basso rango, ma il Lecce inizia bene la nuova avventura e per Padalino, costretto in tribuna a causa di una squalifica, è il primo sorriso. Il Lecce non soffre particolarmente, ma non ha nemmeno offerto un calcio-spumeggiante, impensabile a questo punto primordiale della stagione. Ora ci sarà ancora tanto da lavorare, ma con la consapevolezza di avere solide basi su cui sognare la scalata.



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