Presentato Giacomo Faticanti, “Qui per fare qualcosa di grande ed essere ricordato dai tifosi”

Nella giornata di oggi si è svolta la presentazione del centrocampista classe 2004. Acquisito dalla Roma a titolo definitivo, ha firmato un contratto di cinque anni.

Quella di oggi, in casa giallorossa è stata la giornata di Giacomo Faticanti, centrocampista classe 2004, fortemente voluto dalla società di “Via Costadura”, che lo ha acquisito dalla Roma a titolo definitivo e con una percentuale del 35% su una futura rivendita, da corrispondere al sodalizio capitolino.

“Siamo al 13mo o 14mo calciatore che arriva quest’anno, la scelta di Faticanti è una di quelle che ci contraddistingue. Giacomo è una potenzialità tra le migliori che il calcio italiano può esprimere. Poter ingaggiare un giovane talento italiano, è stato possibile per diversi motivi: quello tecnico, il nostro appeal e i rapporti umani e professionali che abbiamo con la Roma. È un vicecampione del Mondo Under 20 e Campione Under 19, è stato Campione d’Italia Under 15 e 17, ma non è stato fortunato per quel che riguarda il titolo Primavera, perché sulla sua strada ha incontrato il Lecce. È stato acquistato a titolo definitivo con un contratto di cinque anni”, ha affermato il Responsabile dell’Area Tecnica giallorossa Pantaleo Corvino nel corso della presentazione.

“Lascio a Roma un pezzo di cuore, quest’anno ho capito che non rientravo nel gruppo della prima squadra e ho cercato qualcosa di stabile nel calcio dei grandi e non appena si è presentato il Lecce è stata un’opportunità che abbiamo voluto cogliere, perché c’è un progetto solido e per il futuro”, sono state le prime parole da calciatore dei salentini.

L’eredità di Hjulmand

“Spero di poter seguire le orme di Ledesma e Hjulmand, perché l’obiettivo è fare qualcosa di grande qui ed essere ricordato dai tifosi. Essere accostato a Hjulmand è per me un onore, poi, in allenamento cerco sempre di ‘rubare’ qualcosa da Ramadani e dagli altri centrocampisti, perché voglio e cerco di imparare da quei calciatori che sono più forti di me”.

I consigli di Vincenzo Vergine

“Il prof. Vergine l’ho sentito prima di venire qui e mi ha detto che non avrei potuto scegliere una soluzione migliore, perché avendo lavorato a stretto contatto con il Direttore Corvino, sa che persone è e i suoi progetti per me. Poi, essendo di Lecce, mi detto che è una bella città e di viverla al meglio e che per qualsiasi cosa avrei potuto contare su di lui e di questo lo ringrazio”.

La scelta di Lecce

“L’anno scorso ho seguito i salentini, che hanno conquistato una grande salvezza, i motivi della mia scelta, sono principalmente il fatto che mi abbiano cercato fortemente e compiuto un grande investimento per acquisirmi e questo mi ha fatto sentire importante e parte del progetto”.

L’esordio

“Mi sento pronto a scendere in campo e non vedo l’ora di farlo e iniziare questa nuova avventura. Lavoro duramente in allenamento e se il mister mi vuole dare spazio sono pronto”

Il gioco del Lecce

“Quest’anno ho visto una squadra forte, che nonostante l’obiettivo sia la salvezza crea tanto è ha grande personalità e non è da tutte le compagini che hanno questo obiettivo. Il mister è un grandissimo allenatore e sono contento di lavorare con lui”.

Dove migliorare

“C’è sempre da migliorare, tutti i giorni su qualsiasi aspetto. Quello che devo trovare di più, ma questo può avvenire solo col tempo, è l’intensità di gioco. La Serie A è diversa dalla Primavera”.

Idolo e numero di maglia

“Il mio idolo è Daniele De Rossi, se il numero 16 fosse stato libero lo avrei scelto. Ho deciso di indossare il 23, perché, quando a Roma si gioca a tombola, quando esce questo numero c’è un’esclamazione che è un augurio di fortuna”



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