Lecce confusionario e frastornato. Ma è soltanto colpa di Mister Rizzo?

Troppo brutto per essere vero il Lecce visto ieri al Massimino di Catania contro gli uomini di Lucarelli. Non basta l’assenza di Di Piazza per giustificare la debacle. Ma per i tifosi le colpe sono soprattutto di Robertino Rizzo.

Un pareggio, una vittoria ed infine una sconfitta vergognosa contro il Catania dell'ex di turno Lucarelli. Davvero un andamento lento, lentissimo, quello del Lecce, e pensare che la  squadra salentina costruita per ammazzare il campionato cade al "Massimino"sotto i colpi di una equipe agguerrita per nulla rassegnata dopo le prime due deludenti partite.

Gli uomini di mister Rizzo, surclassati fin dai primissimi minuti dagli etnei, non sono riusciti, almeno per i primi 45° minuti, ad imbastire un'azione degna di nota, deprimente per una compagne costruita per vincere il campionato. Il tecnico di San Cesario deve fare a meno del suo uomo migliore e cioè  Di Piazza appiedato dal giudice sportivo per quattro turni e del centrocampista Costa Ferreira ma a prescindere gli undici giallorossi non hanno brillato in nessunissima parte del campo, anzi, sono stati messi sotto torchio dalla velocità dei catanesi specie sulla sinistra dove Russotto è stato una spina nel fianco per la difesa salentina.

La gara è affidata al molisano Massimi. Si capisce fin da subito che non c'è trippa per gatti ed il Lecce è costretto a rintanarsi nella propria metà campo per fronteggiare gli assalti forsennati dei padroni di casa. Al 6° però c'è un barlume  con Lepore che da 40 metri prova un tiro a sorpresa ma Pisseri para agevolmente. Al 16° bella azione degli etnei con Russotto che ben servito in area a tu per tu con Perucchini si fa parare il tiro dall'estremo giallorosso. Al 17° l'ex Curiale prova dal limite con la palla di poco fuori. Il pressing del Catania è stratosferico e al 19° non basta il miracolo di Perucchini che di piede respinge da distanza ravvicinata un incornata a botta sicura di un attaccante locale ma sulla respinta e dopo un batti e ribatti in area Viaggianti con una zampata da due passi gonfia la rete ospite per l'1 a 0. Al 23° su calcio di punizione di Lepore il bomber di scampia di testa fa compiere a Pisseri una strepitosa parata.

Al 30° il Lecce poteva addirittura pareggiare i conti sempre con Lepore ma il suo diagonale è preda dell'ottimo estremo etneo. Al 35° Russotto dal limite mette i brividi a Perucchini ma la palla sfiora soltanto il palo. I primi 45 minuti si chiudono col Catania in vantaggio per 1 a 0. La squadra salentina ha subito passivamente gli attacchi forsennati del Catania che hanno avuto il loro epilogo solo dopo il meritato vantaggio.

Davvero poca cosa i salentini nella prima frazione di gioco, se si escludono i due tiri dalla distanza di Lepore peraltro facili prede del portiere Pisseri, il Lecce ha badato solo a difendersi soffrendo oltremodo sulla sinistra le incursioni di Russotto. Nella ripresa al 50° mister Rizzo prova a cambiare le carte in tavola con Pacilli che rileva Arrigoni. Al 51° tiro di Lepore da posizione defilata, Pisseri c'è. Al 58° su calcio di punizione Lodi impegna severamente Perucchini che con l'aiuto del palo riesce a negare il doppio vantaggio agli etnei. Al 61 ° Pacilli show, dribbla due avversari e dal limite lascia partire un tiro a giro dove Pisseri vola e smanaccia la palla destinata all'incrocio. Al 62° per il Catania fa il suo ingresso Semenzato per Esposito.

Cinque minuti più tardi altro cambio per il Lecce fuori Ciancio dentro Tsonev. Si susseguono i cambi per il Catania che ne fa addirittura due con Blondett e Fornito al posto rispettivamente di Bogdan e Viaggianti. Al 77° Lepore da ottima posizione opta per il tiro forte ma Pisseri è in giornata di grazia e para in due tempi. Un minuto più tardi, nel momento migliore del Lecce, Marchese ben servito in area beffa Perucchini con un preciso piattone a palombella per il 2 a 0. Nella circostanza il portiere salentino non è sembrato immune da colpe. Al 80° il Catania blinda il risultato, semmai c'è ne fosse stato bisogno, con la terza marcatura ad opera del migliore in campo Russotto che servito in piena area da un compagno di squadra buca Perucchini in uscita.

Gli ultimi minuti della partita non sortiranno emozioni al cardiopalmo e dopo tre minuti di recupero il sufficiente arbitro termolese decreta la fine delle ostilità. Per mister Rizzo ci sarà molto da lavorare in tutti i reparti ma quello che preoccupa maggiormente è la difesa che incassa cinque reti in tre partite davvero troppe per una squadra organizzata e costruita per dire la sua in campionato. E se da una parte il reparto arretrato fa acqua da tutte le parti è anche vero che quello offensivo non è per niente pungente vero Caturano?

Di Ivan Vedruccio



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