Lecce e Monopoli nel segno di due protagonisti del calcio

Vito Laruccia, presidente del Monopoli e Mimino Renna, storico allenatore giallorosso, si incontrano prima della partita. Erano stati grandi amici negli anni ?80. Un incontro all’insegna del fair play.

Non è sfuggito a nessuno quel richiamo titolato ieri nella pagina dello sport dal Nuovo Quotidiano di Puglia, il presidente del Monopoli, Vito Laruccia, intervistato dal giornale che dice di vedere il Lecce in B e il Monopoli salvo e che si augura di poter rivedere un grande amico, il tecnico leccese Mimmo Renna conosciuto 35 anni prima ai tempi del Bari di Tonino Matarrese.

Renna dopo aver portato il Lecce in serie B per la prima volta dopo 27 anni di C nel 1976 e dopo aver stravinto il campionato di serie B con il suo Ascoli dei record, nel 1979 fu chiamato dal presidente del Bari Antonio Matarrese a guidare i galletti in serie cadetta. Tra i dirigenti biancorossi c’era proprio Vito Laruccia, noto imprenditore di Monopoli che oggi presiede la società calcistica della sua città. Gli anni '80 furono mitici confessa il presidente del Monopoli e fra i grandi interpreti di quegli anni c’era Renna, oggi arzillo signore di quasi 80 anni, che tutti ricordano a Lecce come uno degli allenatori più amati. Con lui, anche Mario Russo, attuale direttore generale del Monopoli nonché ex calciatore del Lecce ed allenatore professionista. 

Così accade che il desiderio di rivedere Mimmo Renna si avvera per Vito Laruccia che questo pomeriggio ha incontrato l’ex allenatore nell’hotel Hilton Garden Inn di Lecce, dove la sua squadra ha trascorso la giornata in attesa della partita serale al Via del Mare. L’occasione per ricordare i vecchi tempi ma anche per parlare di calcio, delle aspirazioni del Monopoli e di quelle del Lecce di Braglia che, guarda caso, fu proprio un giocatore di mister Mimmo Renna ai tempi di Catanzaro nella stagione cadetta 1983-1984.

Laruccia fu uno dei protagonisti degli anni d’oro del Bari dell’era Matarrese e oggi si trova a guidare le aspirazioni di una squadra che ha tutte le ambizioni di una compagine autorevole.
 
Che dire del Lecce? Bisogna stringere i denti, incrociare le dita e continuare così, l’obiettivo è alla portata, il nuovo allenatore lo ha fatto capire con i risultati.



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