Lecce, domani il Venezia. Liverani: “Ragazzi determinati per conquistare la prima vittoria.

Nella consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida parla il tecnico romano. Contro gli uomini di Vecchi giallorossi alla caccia del successo.

Poco più di 24 ore e i giallorossi scenderanno in campo, tra le mura amiche dello stadio “Via del Mare”, nella gara che li vedrà opposti al Venezia.

Dopo la sconfitta di sabato scorso con l’Ascoli, sfida nella quale più che lo stop a destare preoccupazione è stata la vistosa regressione sul piano del gioco, gli uomini di mister Fabio Liverani contro i lagunari di Vecchi – plurivincitore di trofei sulla panchina della Primavera dell’Inter – dovranno cercare di conseguire la prima vittoria in questo “pazzo” Campionato di Serie B che, tra ricorsi, controricorsi, collegi arbitrali e via dicendo, ancora è tutto da scrivere per quel che riguarda la composizione delle compagini.

L’allenatore romano dovrà fare a meno ancora una volta dello squalificato Lucioni (disposizione solo da metà ottobre) e anche di Vigorito e Fiamozzi che, nonostante ieri si siano aggregati al gruppo, nel corso di tutta la settimana si sono allenati in differenziato. Quindi, spazio nuovamente a Cosenza al centro della difesa e Bleve tra i pali, ma non sono da escludere altre novità nell’undici iniziale.

“È normale che quando si viene da una sconfitta la settimana non sia delle migliori. Nei primi giorni c’era delusione, poi i ragazzi hanno ripreso con grande voglia e determinazione per arrivare alla prima vittoria in campionato che ci manca”, ha affermato Fabio Liverani nel corso della consueta conferenza stampa alla vigilia dell’incontro.

Domani affronteremo una squadra quadrata, compatta e che riparte. Dovremo interpretare la partita con le nostre qualità, cercando di essere più incisivi sotto porta. Nell’arco dei novanta minuti di una gara ci sono sicuramente dei momenti in cui soffrire e noi dovremo essere più bravi nella gestione.

I gol subiti finora sono stati realizzati in nostra superiorità numerica, per cui non è una questione riconducibile alla condizione fisica, ma piuttosto, a errori di valutazione su cui lavorare”.



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