Lega pro, si spegne la speranza del Nardò. Il Tar riammette la Paganese

Sono durati poche ore i sogni dei Granata neretini di disputare il prossimo Campionato di Calcio in Lega Pro. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Paganese. Grande delusione per la società e la tifoseria.

Sono durate meno di 24 ore le speranze del Nardò di approdare nella terza serie professionistica nazionale. La Prima Sezione del Tar del Lazio, infatti, si è espressa in maniera favorevole in merito al ricorso presentato dalla Paganese Calcio 1926 dopo l'esclusione dal campionato di Lega Pro.

Contrariamente a quanto era filtrato nella giornata di ieri su molti organi di stampa, la compagine azzurrostellata è stata ammessa con riserva, rinviando al prossimo 19 dicembre la trattazione di merito del ricorso, e potrà dunque disputare regolarmente la competizione. Secondo i giudici amministrativi, infatti, rimangono invariate le possibilità di rientro all’esposizione debitoria di circa 950mila euro che presenta la società campana. Inoltre, leggendo il dispositivo della sentenza, si evince, in maniera inequivocabile, il riconoscimento della cosiddetta "lite non temeraria" che sgombera il campo da tutte le ipotesi di contestazione sollevate in precedenza dalla Covisoc.

Grande delusione in città laddove la tifoseria organizzata si era già mobilitata per sostenere, con proprie iniziative,la società di via Petraroli impegnata a reperire le risorse economiche necessarie per la gestione di un campionato professionistico. Purtroppo all’entusiasmo iniziale è seguito il mesto ritorno alla realtà.

«Questa mattina– ha dichiarato il vicepresidente del sodalizio granata, Maurizio Fiorentino –abbiamo avuto notizia della decisione del Tar del Lazio in merito alla riammissione della Paganese in Lega Pro. Se mi consentite un paragone forte, siamo passati dal matrimonio al funerale anche se, personalmente, non ho dato credito alle voci di ieri sera su una presunta esclusione della società campana fino a quando non ho visto il disposto della sentenza. Purtroppo sono cose tipicamente italiane e, probabilmente, se questa vicenda fosse successa in un’altra regione avrebbe avuto un esito diverso. Per quanto ci riguarda, i nostri programmi non cambiano e cercheremo di fare del nostro meglio per affrontare dignitosamente il prossimo campionato di Serie D». 

Archiviata definitivamente questa vicenda, il Toro si prepara ora ad affrontare domenica prossima la prima giornata di campionato che vedrà i granata impegnati tra le mura amiche del “Giovanni Paolo II” contro il Città di Ciampino.



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