Padalino torna e si presenta: ‘Questa l’occasione che aspettavo. Qui per conquistare la B’

Dopo il nuovo responsabile del mercato giallorosso oggi è stata la volta del nuovo tecnico con cui è stato sottoscritto un biennale. Da oggi inizia la costruzione della rosa per la prossima stagione.I primi dieci giorni di luglio la partenza in ritiro.

Obiettdare.conquistare finalmente la promozione al campionato cadetto dopo che questa è sfuggita di mano per quattro anni consecutivi. E per questo la società giallorossa, in controtendenza con le passate stagioni, ha deciso di muoversi in tempo, anzi, di farlo in anticipo.
 
Così, oggi, dopo che sabato mattina è si è svolta la presentazione del nuovo Direttore Sportivo Mauro Meluso, proveniente dal Crotone, oggi è stata la volta del nuovo tecnico. Si tratta di una vecchia conoscenza dei tifosi salentini, quel Pasquale Padalino che poco più di una ventina di anni fa indossò la casacca del Lecce da giocatore.
 
Su di lui non c’è mai stato il minimo dubbio, il nuovo responsabile del mercato, nonostante nel corso dell’incontro di presentazione abbia dichiarato di essersi sentito con più tecnici, ha puntato le attenzioni immediatamente su di lui, senza il minimo tentennamento. Una corsa in solitario, quindi, quella dell’ex allenatore di Matera e Foggia, senza che vi fossero veri e propri competitor.
 
“Cerchiamo di tenere fede ai tempi e ai programmi che ci siamo prefissi, memori dell'esperienza dell'anno passato nella quale si è partiti con oltre un mese di ritardo”, ha affermato il presidente onorario del Lecce, Saverio Sticchi Damiani. “L'idea era quella di programmare tutto in tempo e dal primo luglio le questioni verranno esposte  direttamente dal direttore sportivo. Ci tenevamo a esserci tutti per presentare Padalino, una scelta che ha voluto fare il nostro responsabile del mercato che, dopo una fase di approfondimento, ha scelto la sua figura; decisione della quale siamo tutti contentissimi.  Come per Meluso anche in questo caso abbiamo scelto di sottoscrivere un biennale l'idea è quella di far bene da subito, ma se le cose non dovessero andare come speriamo, non saremo costretti a ripartire punto e accapo. Ringraziamo il nuovo allenatore per l'entusiasmo con cui ha accettato questa avventura. Mi preme ringraziare, però, anche Braglia che ha fatto un grande lavoro che ci ha portato a disputare i Play Off”.
 
Dopo la breve introduzione dell’avvocato Sticchi, ha poi preso la parola il nuovo responsabile della panchina che non ha nascosto di provare una certa emozione per la nuova avventura: “Permettetemi l'emozione, oggi mi trovo a presentarmi e a ringraziare persone che hanno avuto messaggi di stima e non mi rivolgo solo a chi conosco. Qui ci sono tutte  le peculiarità per dare vita a un nuovo percorso che ci deve vedere tutti partecipi nel raggiungimento  un traguardo, la Serie B, che tutti ci auspichiamo.  È fondamentale che ci sia una partecipazione assidua da parte di tutti ognuno nel rispetto dei ruoli senza voler dare lezioni a nessuno.
 
Lecce, al di la della parentesi sportiva, non propriamente fortunata, è stata per me una tappa fondamentale non solo per la crescita dal punto di vista professionale, ma anche perché, nonostante fossi molto giovane, mi hanno fatto sentire a casa. L'unica promessa che mi sento di mantenere e l'abnegazione e il lavoro assiduo da parte di tutti e questo posso garantirlo sin da ora.
 
Questa è l’occasione che aspettavo e che in cuor mio nutrivo e alimentavo perché in questa categoria Lecce ha una posizione di vertice e per me che oltretutto ci sono stato da calciatore, può servire a ricambiare un affetto che da un punto di vista dei risultati non sono riuscito a dare.
 
Cercherò di ottenere i risultati attraverso un'idea di calcio che possa, attraverso il bel gioco, portare traguardi importanti, ma non disdegno essere un po' meno bello per portare a casa il frutto della gara, perché un allenatore si ricorda il sì per gioco, ma anche e soprattutto i risultati ottenuti.
 
Non mi sento responsabile per aver infranto il sogno del Lecce venendo a vincere qui perché sarebbe ingiusto nei confronti dir chi ha fatto 19 risultati utili consecutivi e per chi è arrivato ai play off, ma quest’anno è stato il destino di tutte le grandi che hanno incontrato il Matera, ciò dimostra che quando sposo e condivido qualcosa nessun sentimento riesce a cancellare il mio dovere nei confronti della società per la quale sono tesserato.
 
Per quel che riguarda i calciatori, più o meno funzionali, per il calcio che dovremo fare oggi si inizierà a disegnare una strada che prima servirà a conoscere le situazioni contrattuali di alcuni calciatori e al contempo di esaminare quelli che potrebbero giungere in futuro, chiaramente abbiamo iniziato un tipo di discorso, ma in questo momento dobbiamo avere la lucidità e la pazienza di non farci travolgere dall'entusiasmo. Potrei dire qualsiasi cosa adesso, ma adesso bisogna essere cauti
 
La composizione della squadra della passata stagione era costituita da giocatori  Top e li avrei voluti allenare tutti, dire il contrario è un assurdità perché tutti  avrebbero voluto allenare questa formazione.
 
Bisogna avere sempre un team formato sia da giovani che da personalità con grande esperienza, perché l'esperienza conta quanto l'entusiasmo e chi è giovane può portare a chi forse sì è un po’seduto nuova voglia di fare.
 
Lo staff verrà ufficializzato a breve manca solo l'ultimo tassello, per quel che riguarda il ritiro il team manager è già al lavoro , indicativamente la data di partenza è fissata tra il 7 e il 10 di luglio.
 
Le modifiche riguardanti il regolamento dei play off alzano un po’ le ambizioni di tutti, ma alla fine ogni squadra viene costruita con obiettivi diversi, il Matera, per esempio, aveva meno aspettative rispetto a Lecce, Benevento e Foggia che puntavano alla promozione diretta. Poi, però, con questa nuova formula sarà fondamentale l’aspetto fisico è quello che fa anche la differenza e quindi avremo un occhio di riguardo nei confronti della preparazione atletica.
 
Per Moscardelli parla la storia ha giocato con il Lecce e come gli altri sarà esaminato e si terrà conto della volontà di tutte le parti per intraprendere un discorso nuovo, lui verrà preso in considerazione come Lepore che ha da poco rinnovato.
 
Per me far circolare la palla è molto importante e ritengo che per fare ciò ci debba essere la predisposizione mentale da parte di tutti. A dettare i tempi non dovrà essere un solo calciatore.
 
Da chi ho imparato di più? Ventura, indubbiamente, mi ha instradato verso questa nuova esperienza e mi preme fargli pubblicamente i complimenti per il nuovo incarico mi ha dato tantissimo, poi, bisogna avere la bravura di  non scimmiottare nessuno altrimenti si compiono solo danni, ma ho appreso tanto anche da altri allenatori che ho avuto quando ero calciatore: Trapattoni, Ranieri, Malesani e Fascetti.



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