Rissa sul campetto di calcio: degenera partita amatoriale e si arriva alle mani

Due formazioni salentine di categoria allievi provinciali, durante una partita di calcio ai Salesiani, sono venute alle mani. Le scaramucce sono degenerate in una vera e propria rissa, coinvolgendo più persone. Qualcuno è finito al Pronto Soccorso.

Quando da giovanissimi si gioca a pallone, o anche ad altri sport, la regola principale dev'essere solo e soltanto una: divertirsi. Questa è la lezione che i ragazzi dovrebbero comprendere a pieno, ancor prima d'imparare a crossare o fare i passaggi "di piatto". E bisogna sottolineare che in tal senso, nel Salento, esiste un lavoro di educazione certosino da parte di tutte le Scuole Calcio. Purtroppo, però, a volte basta un nulla per accendere gli animi. Capita a tutti di cedere al nervosismo, lasciandosi abbandonare a gesti o esternazioni che non erano proprio nelle intenzioni iniziali. Stamattina, con modalità ancora  stabilire, è scattata la rissa all'interno di un campo storico della città, ovvero quello in terra battuta dei "Salesiani", dove si allena e gioca la squadra locale. 
 
Una gara di categoria allievi provinciali. Da un lato, l'Asd Salesiani, dall'altro la Futura Monteroni. Ancora non è possibile stabilire cosa sia accaduto, ma ad un certo punto un gesto, una "miccia" innescata da qualche episodio particolare al termine dell'incontro ha determinato il parapiglia generale, coinvolgendo, peraltro, non solo i giocatori ma anche altri componenti di entrambe le società. Alcuni hanno addiritura dovuto richiedere l'intervento delle cure mediche, recandosi al Pronto Soccorso. All'arrivo dei Carabinieri però, fortunatamente, gli animi si erano già placati, tanto che i militari sono sopraggiunti giusto per supervisionare l'uscita dei due team dall'impianto.
 
Come detto, le dinamiche di quanto avvenuto sono tutte da ricostruire, ma quel che emerge è la necessità di una riflessione più approfondita. Magari alla luce della comparsa in Serie B del cosiddetto "cartellino verde", un provvedimento disciplinare quasi "al contrario", che premia i campioni di fair play, ovvero coloro che si distinguono nel corso della partita per un gesto di buon gioco e rispetto del'avversario e delle regole del campo.
 
Si riparta da qui, con la speranza che più avanti, a mente fredda, le due formazioni possano chiarire l'accaduto per non lasciare che le incomprensioni oscurino il vero intento di una partita di pallone: ovvero trascorrere in spensieratezza qualche ora nel giorno di domenica.



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