Non ci sarà alcuna ripetizione della partita, il risultato – amaro – è ormai cristallizzato, ma per il Lecce oggi a Roma è arrivata una piccola, ma significativa, vittoria. Il designatore della CAN-A Nicola Rizzoli lo ha ammesso: “in Lazio-Lecce, il rigore del possibile 2-2 sbagliato da Babacar e corretto in rete da Lapadula andava ribattuto”.
Senza se e senza ma.
Il motivo? L’arbitro avrebbe dovuto accorgersi della contemporanea invasione dell’area di rigore dell’attaccante del Lecce e dei difensori biancocelesti.
La risposta a giorni e giorni di polemiche è arrivata questa mattina nel corso dell’incontro tra arbitri e società, direttamente nella Capitale. Per il club giallorosso erano presenti il presidente Saverio Sticchi Damiani, il direttore generale Giuseppe Mercadante, il collaboratore tecnico Cesare Bovo e il capitano Marco Mancosu.

In apertura di lavori, subito all’esame il caso Lazio-Lecce. Nicola Rizzoli lo ha detto in apertura: “il penalty, se l’arbitro avesse visto, sarebbe stato da ripetere, senza dubbio. La regola 14 del Regolamento dice che il calcio di rigore deve essere ripetuto a prescindere se uno prende la palla o meno. C’è un errore arbitrale, non siamo qui a nasconderci. Qui l’arbitro avrebbe dovuto applicare la regola. Il VAR? Pairetto ha fatto quello che il protocollo prevede e ha annullato il gol perché Lapadula era entrato dentro l’area di rigore, e su questo non c’e dubbio”.
Dopo aver ribadito in tutte le salse la questione, il Presidente Sticchi Damiani ha replicato al designatore: “il regolamento prevede che in caso di invasione dei giocatori delle due squadre il rigore va ripetuto, senza vedere cosa succede dopo. Poi il regolamento prevede anche l’ipotesi in cui nell’area entra o un attaccante o un difendente. Il protocollo VAR, che dovrebbe vedere chi si avvantaggia dell’azione, si riferisce solo all’invasione dell’uno o dell’altro. Dobbiamo capirci. L’idea che invadano entrambi e il VAR punisca solo uno è una cosa che non regge”.
A confortare il numero uno giallorosso è stato anche il Direttore Sportivo della Fiorentina Pradè: “la regola 14 sul calcio di rigore – ha detto – sarà sempre interpretativa, ma ci sono situazioni in cui il buon senso dell’arbitro deve prevalere. Sono d’accordo con il Presidente del Lecce”.
Chiarimento avvenuto, quindi. Come noto, la società salentina aveva annunciato di non voler intentare ricorso, stante anche l’assenza di giurisprudenza sul punto che avrebbe, perciò, reso il risultato tutt’altro che scontato. L’ammissione di Rizzoli, ad ogni modo, segna un precedente importante: dalla prossima volta nessun dubbio.
