Maratona rinviata, ma bergamaschi allo stadio: la coerenza ai tempi del coronavirus

Via libera alla trasferta per i tifosi dell’Atalanta a Lecce. Mentre al Nord vengono chiusi gli stadi per precauzione, non si vietano gli spostamenti precauzionali alle popolazioni sotto osservazione.

Domenica 1 marzo è la data a cui molti in questi giorni stanno guardando con estrema attenzione, soprattutto nel mondo dello sport. I principali campionati di svariate discipline si fermeranno, almeno per una settimana, per evitare – e ridurre al minimo – il rischio di contagio che negli ultimi giorni sta gettando nel caos il Nord d’Italia.

Ma se basket, volley e rugby riposeranno, lo stesso non può dirsi per la Serie A di calcio che andrà avanti, sebbene con forti limitazioni. In cinque stadi, infatti, si giocherà senza pubblico: pericoloso far spostare migliaia di tifosi, inutilmente rischioso favorire gli assembramenti nelle regioni che in queste ore stanno combattendo con il diffondersi dell’epidemia. Giusto. Si tratta di buonsenso.

Lo stesso buonsenso a cui a cui ha fatto ricorso stamane il sindaco di Lecce Carlo Salvemini nell’annunciare il rinvio della mezza maratona “Corri a Lecce” che ogni anno richiama sempre più atleti nel capoluogo barocco. Come ha tenuto a precisare il Primo Cittadino, nonostante non sia giustificata alcuna forma di psicosi, è sembrato giusto sacrificare questa domenica di sport tra le vie della città, anche perchè la manifestazione avrebbe richiamato in Salento circa 800 corridori, alcuni dei quali provenienti dalle zone nelle quali sono stati riscontrati casi di Covid-19.

Ma passano poche ore e si viene a sapere che, invece, la gara di domenica pomeriggio allo stadio “Via del Mare” tra Lecce e Atalanta sarà a porte aperte: la cosa già si sapeva, non è una novità. La vera novità, però, risiede nel fatto che le porte aperte saranno quelle anche del Settore Ospiti.

Ebbene sì: se fino a poche ore fa non era possibile per nessun bergamasco acquistare il tagliando per la gara in Salento sul circuito VivaTicket, ora invece si può. La comunicazione è giunta direttamente dall’US Lecce che, in assenza di disposizioni contrarie, ha reso note tutte le modalità di vendita dei biglietti per domenica, comprese quelle per gli ospiti (allo stadio al prezzo di 19 euro).

Un vero controsenso, ci sembra, se è vero, come è vero, che ad inizio settimana la logica promossa da tutti era quella di tutelare le manifestazioni sportive, ma limitando gli spostamenti dei tifosi delle squadre provenienti dalle regioni raggiunte dal virus. Una scelta alla base della catena della prevenzione.

Se, infatti, si pensa che Bergamo dista una manciata di chilometri dal focolaio lombardo del contagio – e che attualmente conta 20 casi positivi – non si comprende come mai al nord nessuno può andare allo stadio, ma può tranquillamente (senza alcun obbligo di avviso!) girovagare per l’Italia intera.

Nessuno vuole demonizzare nessuno, per carità. Ma solo non comprendiamo con quali logiche (?) l’Italia stia affrontando questo difficile periodo.



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