Lecce abbraccia Ciccio Cosenza: “non dimentico nessuno. Orgoglioso di questi colori”. Il saluto di un capitano vero

Uno dei pilastri degli ultimi anni di questo Lecce, si lancia in un messaggio che ha il sapore dell’addio. Ciccio Cosenza saluta dopo anni di battaglie in campo e fuori, due finali playoff perse, ma anche due storiche promozioni consecutive.

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Un lungo post su Instagram, corredato da alcune foto-simbolo di questi quattro anni certamente indimenticabili. Sanno d’addio le parole di Francesco “Ciccio” Cosenza che sceglie di congedarsi – forse – dai tifosi giallorossi con un messaggio strappalacrime.

Il mio stato d’animo e’ diverso. E’ diverso perché la mia e’ una storia diversa da tutti.Le sofferenze mie sono le stesse che ha provato la mia famiglia e qualche mio amico. Perché io nn stacco mai. Il calcio e’ la mia vita e torna tutti i giorni con me a casa. La vittoria di oggi e’ merito di un gruppo di Eroi, un gruppo di uomini che ha emozionato grandi e piccini e che ha reso un popolo orgoglioso. Ma questa vittoria arriva da lontano. Da lontano perché tanta gente che oggi e’ orgogliosa di questa maglia lo era anche quando si giocava in campi di patate come quelli della serie C. Chilometri e chilometri fatti in Pullman senza mai lamentarsi“.

Parte, appunto da lontano Ciccio Cosenza che ripercorre mentalmente tutte le tappe vissute con la maglia giallorossa cucita, anzi tatuata, sulla pelle. Giunse in Salento nell’estate del 2015 e il suo inizio fu subito in salita: un brutto infortunio alla clavicola nella pre-season caratterizzò le prime settimane in giallorosso, ma fin da quel momento i tifosi capirono che davanti a loro c’era un calciatore vero, un professionista esemplare.

Costretto a mordere il freno per le prime sei gare, fa il suo esordio al “Via del Mare” il il 17 ottobre 2015, in un Lecce-Ischia vinto dai giallorossi per 1-0. Da quel momento è diventato l’autentico padrone della difesa giallorossa. Braglia, Rizzo, Liverani: per tutti un elemento insostituibile.

Accanto a lui si sono alternati gli amici barbuti Abruzzese e Alcibiade, poi Giosa, Drudi, Legittimo, Marino. Lui però è il faro del Lecce impantanato nelle paludi della Serie C. Segna la sua prima rete nel gennaio 2016, contribuendo alla vittoria contro la Juve Stabia. Si ripete solo un anno e mezzo dopo, nel successo esterno del Lecce per 3-1 in casa del Catanzaro. Ma è nella stagione della promozione che arriva il suo gol più pesante: è una sua inzuccata, infatti, a decidere quel Rende-Lecce del 28 gennaio 2018.

Tanti gli scontri di gioco memorabili (quello con Chiricò in un Lecce-Foggia resta tra i più entusiasmanti), ma anche tante le delusioni per promozioni fallite e gioie strozzate in gola.

Io nn dimentico tutte le battaglie e tutte le sofferenze in quello spogliatoio. Solo quelle quattro mura sanno cosa abbiamo passato.Lo spogliatoio e’ sacro ed il mio nn fare mai una polemica lo devo solo a quello. Al rispetto di quelle battaglie. Nello spogliatoio si costruisce e nello spogliatoio si distrugge. La differenza la fanno gli uomini che lo compongono“, prosegue Ciccio nel suo post social.

Lo scorso anno ha guidato finalmente il Lecce al raggiungimento di quella Serie B tanto attesa e desiderata, ma la stagione del ritorno tra i cadetti non è coincisa con il suo coronamento definitivo. Già nella gara di Coppa Italia contro il Genoa si intuì che da solo non poteva reggere l’urto della nuova categoria. E allora Lucioni e Meccariello gli soffiarono il posto da titolare, ma lui, da vero leader, ha pensato solo a lavorare in silenzio e con determinazione.

Solo quattro presenze per lui quest’anno, in quello spogliatoio la sua figura è servita eccome al raggiungimento dell’inaspettata Serie A. A gennaio molte squadre lo hanno tentato, ma lui ha deciso di restare – anche per motivi familiari e imprenditoriali – festeggiando, alla fine, per il secondo anno consecutivo, un successo enorme.

Io quest’anno nn ho mai avuto l’opportunità di parlare e so che tanti aspettano il mio pensiero. Ma ho solo pensieri positivi e di ringraziamento ora. Ma io nn dimentico nessuno. Nn dimentico colui che mi ha tenuto stretto qui a lecce e nn finirò mai di ringraziarlo.Lui sa.Regna il calabrese che e’ in me. E ’ tutto ben saldo nel mio cuore e nella mia mente. L’importante e’ essere consapevoli che io nn dimentico nessuno.
Orgoglioso di aver indossato questa maglia.
Orgoglioso di essere caduto con questa maglia
Orgoglioso di essermi rialzato con questa maglia.
Orgoglioso di aver perso i play off per ben 2 volte perché hanno reso la vittoria ancora più bella.
Orgoglioso di aver indossato la fascia da capitano.
Orgoglioso di aver alzato per ben due volte un fumogeno sotto la curva assieme alla mia famiglia e aver lanciato un coro.Io so cosa significa.
Orgoglioso di aver fatto parte di questa famiglia“, conclude Cosenza.

Il “GRAZIE A TUTTI” in chiusura racchiude tutte le sue 97 presenze in giallorosso, i suoi quattro gol, le sue battaglie in campo e fuori. Ciccio è un uomo vero, un giocatore scorbutico, ma un uomo dal cuore immenso. Se addio davvero sarà, non sarà certo indolore, per nessuno. Lecce non lo dimenticherà mai.



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