Prima il vantaggio, poi tanta sofferenza e l’ennesima rimonta: le pagelle di Lecce-Cittadella

Gara di carattere e sofferenza per i salentini che, però, subiscono la terza rimonta stagionale. Pareggio giusto, ma che peccato per alcune occasioni non capitalizzate.

Dopo i successi contro Venezia e Livorno, il Lecce allunga la serie positiva in casa contro il Cittadella. Contro una formazione decisamente più attrezzata, i giallorossi prima passano in vantaggio con un rigore di Mancosu, poi nel secondo tempo non riescono a reggere l’asfissiante pressing dei granata che alla fine pescano il pari. Gara tutto sommato di carattere per i salentini che, però, subiscono la terza rimonta stagionale in sette gare. Pareggio giusto, ma che peccato per alcune chances non capitalizzate.

Vigorito, 6.5: ottima la prova dell’ex Frosinone che se, da un lato, passa il primo tempo quasi da spettatore, dall’altro sfodera più di qualche intervento da fuoriclasse. Nonostante una brutta botta rimediata nel finale di primo tempo, rimanda fin che può il pareggio del Cittadella. Sul gol di Strizzolo può obiettivamente molto poco.

Fiamozzi, 6: rientrato tra i titolari dopo il breve periodo di infortunio, si disempegna molto bene nel corso del primo tempo. Ammonito al 35′ per un fallo su Drudi, esce al quarto d’ora della ripresa: evidentemente non è ancora al top del fiato.
dal 14′ s.t. Venuti, 6: prende il posto di Fiamozzi lungo la corsia destra ed è costretto agli straordinari per coprire tutta la fascia.

Bovo, 6: sostituito al meglio nella trasferta di Livorno, spazza ogni qualsiasi rischio che si possa paventare dalle sue parti. Mai troppo elegante, fa la voce grossa in difesa.

Biagio Meccariello (ph.Pinto)

Meccariello, 7- : replica la grande prestazione di Livorno restando sempre sul pezzo. Sontuoso al quinto minuto il suo recupero su Scappini, lanciato tutto solo contro Vigorito, stringe i denti nella ripresa quando gli ospiti alzano i ritmi. Proteste del Cittadella al 20esimo del secondo tempo per un suo presunto tocco di mano in area.

Calderoni, 6- : stakanovista della difesa giallorossa, oggi appare più in affanno del solito. Ci ha abituati fin troppo bene ecco perché fanno notizia alcuni suoi tocchi in fase di disimpegno sbagliati e qualche copertura saltata. Ma tutto sommato regge. Meglio nel secondo tempo.

Arrigoni, 6: si riprende la sala comandi (complice anche l’acciacco di Petriccione) della manovra giallorossa. Non sempre nel vivo del gioco, sa comunque dire la sua, soprattutto quando c’è da soffrire. Peccato per qualche pallone perso ingenuamente nel finale. In pieno recupero concede una punizione ai veneti a ridosso dell’area da posizione più che invitante: tanta la paura.

Scavone, 6+ : solita gara fatta di grande ordine e sostanza per il classe ’87 risulta prezioso in mezzo al campo. Tra i pochi inamovibili di Liverani, resta sempre sul pezzo.

Mancosu, 7: ennesima gara in cui deve fare gli straordinari: primo tempo da mezzala, ripresa da trequartista, sempre con ottimi risultati. Freddo, glaciale, il suo penalty al 13′ che spinge il Lecce sull’1 a 0. Spiazzato magistralmente Paleari. Al 38esimo cerca il raddoppio con un un gran colpo dalla distanza che l’estremo difensore veneto respinge con i pugni. In mezzo belle verticalizzazioni, anche se non sempre con il contagiri. E metà ripresa lascia spazio a un difensore in più.
dal 27′ s.t. Marino, 5.5: entra alla mezzora del secondo tempo per irrobustire la difesa, messa all’angolo dal Cittadella. Si macchia, però, di un errore grave: si perde Strizzolo in occasione del convulso 1-1.

Falco imposta (ph.Pinto)

Falco, 6.5: da una sua giocata arriva il tocco di mani di Iori che vale il calcio di rigore del vantaggio giallorosso. E’ il solito elemento che riesce a dare pepe alla manovra offensiva quando ha la palla tra i piedi. Nel secondo tempo mister Liverani lo richiama in panca per far entrare un elemento di maggiore fisicità.
dal 15′ s.t. Tabanelli, 6- : gettato nella mischia quando il Cittadella è nel momento della massima pressione offensiva. Poco rapido, però, nell’impostare la manovra.

Palombi, 6+ : il giovane scuola Lazio, reduce da una settimana davvero da sogno, stavolta non riesce a lasciare il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma non per questo la sua prestazione è insufficiente. Ammonito per fallo di mano all’ultimo minuto del primo tempo, si divora almeno un’occasione di raddoppio per il Lecce, trovandosi a tutto solo davanti a Paleari, ma facendosi ipnotizzare. Molto bene però la sua azione in profondità.

La Mantia, 6.5: tanta fisicità per il bomber l’ex Entella che sa far salire molto bene la squadra, ma che non riesce a pungere come tutti vorrebbero. Prende veramente tanti calcioni, da cui nascono falli utili a far respirare i suoi compagni di squadra.

Liverani, 6- : dopo le vittorie di Venezia e Livorno, l’approccio dei giallorossi è quello giusto. Il Cittadella è davvero una bella squadra, tosta e quadrata: il Lecce se ne accorge subito, ma la linea difensiva tiene bene per tutto il primo tempo. Il gol di Mancosu dal dischetto del rigore contribuisce a giocare con maggiore spensieratezza. Nel secondo tempo la pressione granata aumenta e lui decide di coprirsi: dentro tre difensori centrali, Mancosu (finto) trequartista, ma due punte fisse fino alla fine. Alla fine gara dai due volti: disinvolta prima, di sofferenza poi: il pareggio è il risultato più giusto, ma resta l’amaro in bocca per l’ennesima rimonta subita.



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