Lecce, domani c’è la Juve Stabia. Liverani: “non basterà svolgere il compitino, servirà una grande prestazione”

Vigilia di campionato per il Lecce che domani pomeriggio (16.30) riceverà la Juve Stabia. Con il Catania al riposo, i giallorossi possono andare a +10, ma Liverani avverte: “sarà difficilissimo”.

Mister Fabio LIverani

Esame Juve Stabia per il Lecce nel pomeriggio di domani. Allo stadio “Via del Mare” esame stabiese, dunque, per i giallorossi consapevoli di poter allungare a +10 sul Catania secondo in classifica, che domani osserverà il suo turno di riposo.

Dopo il pareggio di domenica scorsa in casa della Sicula Leonzio, quindi, gli uomini di mister Liverani hanno un’altra incredibile opportunità di allungo, consapevoli che – almeno a livello psicologico – i 3 punti sarebbero una mazzata per le dirette concorrenti.

Assenze e rientri

Orfani del giovane difensore Riccardi, i salentini ritrovano Tsonev e Tabanelli per la trequarti, anche se gli ultimi dubbi di formazione saranno sciolti soltanto nella giornata di domani.

“Mancano undici gare, con in palio 33 punti: con 27 punti la matematica ci sorride – ha precisato Fabio Liverani – ma sono talmente tanti che non possiamo pensare questo. La nostra finale al momento è quella di domani: affronteremo una squadra forte, di qualità, reduce da una sconfitta immeritata, e per noi sarà molto difficile affrontarla. Ogni nostro avversario ha un milione di stimoli per battere il Lecce: i ragazzi questo lo sanno bene, ma siamo consapevoli di dover proseguire sulla nostra strada.

“Il +10 va conquistato sul campo”

D’altro canto, siamo consapevoli di dover dare il massimo per portare a casa un risultato importante che sarebbe importantissimo per la classifica. Per farlo non possiamo limitarci al compitino: servirà una prestazione di spessore”.

Sui singoli il tecnico chiosa: “Riccardi ha rimediato una botta in allenamento: a parte lui siamo al gran completo, e anche moralmente siamo nelle condizioni ideali. Dubbi di formazione? Ne ho un paio, la notte mi porterà consiglio.

Al netto di questo, credo che possiamo ancora crescere tecnicamente, nella gestione delle varie fasi delle partite. Ad oggi il campo dice che siamo stati bravi, vogliosi e grintosi: ma il futuro è sempre un’insidia e sta a noi mantenere alta la guardia”, conclude.

 



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