Il Lecce impatta a Pagani: prestazione opaca, Ciancio soffre più del consentito. Arrigoni ordinato: le pagelle

Ci pensa Armellino, su cross di Arrigoni, a rimettere in pari il match contro la Paganese. Male la corsia sinistra, Di Piazza poco concreto.

lecce-bisceglie-arrigoni

Tredicesimo risultato utile consecutivo per il Lecce che però sul campo della Paganese – terzultima in classifica alla vigilia – non va oltre l’1 a 1. In avvio i campani passano subito in vantaggio con Cesaretti, una vera spina nel fianco nella retroguardia giallorossa insieme al compagno Talamo. La corsia sinistra dei salentini oggi ha sofferto più del dovuto con Ciancio poco reattivo, Mancosu avulso e Drudi impreciso. Alla fine il pari lo agguanta Armellino, ma il registro contro le “piccole” deve cambiare.

Perucchini, 6: nulla da eccepire nella prestazione dell’estremo difensore giallorosso che si vede sbucare Talamo e Cesaretti un po’ dappertutto. Sul gol non ha colpe: il cross a tagliare di Talamo lo manda fuori tempo. Si supera invece al 67esimo con l’intervento basso decisivo sul solito Cesaretti che sfiora la doppietta personale.

Lepore, 6- : inizia male, del tutto assente la sua copertura su Cesaretti in occasione del gol del vantaggio azzurrostellato. Poi si rifà con un paio di chiusure precise e tempestive che evitano guai ulteriori. Tanta corsa in fase di spinta, non sempre però è preciso negli appoggi.

Cosenza, 6: prova ordinata e ordinaria per lui che, a parte un intervento in ritardo recuperato subito in scivolata su Talamo al 5’, non soffre particolari patemi. Senza infamia ne lode la prestazione di Ciccio che, inusualmente, viene sostituito a poco meno di venti minuti dal termine.

dal 73′ Riccardi, senza voto: il ragazzo della provvidenza viene gettato nella mischia al posto del più esperto Cosenza. Prezioso in alcuni frangenti a dare man forte al compagno di reparto Drudi.

Drudi, 5: si concede più di qualche leggerezza che fortunatamente non costa cara per le scarse doti sotto porta dei padroni di casa. Non sempre dà l’impressione di essere sicuro di quel che fa, ma alla fine regge l’urto come meglio riesce.

Ciancio, 5- : una prestazione troppo brutta per essere vera quella dell’esterno sinistro. Dalle sue parti la Paganese penetra come un coltello nel burro sciolto, con tante iniziative tra cui anche quello dello sfondamento di Talamo che serve l’assist per il vantaggio di Cesaretti. Poco presente anche in fase propositiva.

Arrigoni, 6+ : è lui la mente dello scacchiere giallorosso e quando non gira al meglio, tutto il collettivo ne risente. Riesce comunque a mettere ordine tra le idee confuse dei suoi e al primo corner calciato, trova l’assist vincente per l’inzuccata di Armellino.

Armellino, 6.5: ci mette tanta sostanza in una linea mediana che oggi non gira al top. Lotta su ogni pallone e ritrova il vizio sempre più spesso del tiro in porta. Alla fine trova il secondo gol in giallorosso, di testa, che vale l’1 a 1 e mezzo voto in più in pagella.

dal 72′ Costa Ferreira, 6: torna in campo dopo un periodo di assenza forzata e cerca di rimettere benzina nelle gambe. Si vede l’impegno, nulla più.

Mancosu, 5- : è l’unica novità in campo rispetto alla formazione andata in scena due settimane fa a Fondi. Il centrocampista sardo è stranamente avulso dalla manovra e dalle idee di gioco dei suoi. Un vero e proprio fantasma poco pericoloso.

Tsonev, 6: il giovane bulgaro prova a mettere velocità nel centrocampo salentino, ma da trequartista non riesce a inventare qualcosa di utile per gli attaccanti. Tanto movimento però per lui che viene richiamato in panca nel finale al posto del terzo attaccante.

dal 86′ Persano, senza voto: entra nelle ultimissime fasi di gara nel tentativo estremo di fare bottino pieno.

Torromino, 6- : nel primo tempo è l’unico dei due attaccanti che ci mette pepe quelle poche volte che riesce a ricevere una palla utile. Nel corso dei primi 45 minuti, infatti, è sua l’occasione più insidiosa. Lascia il campo in favore di Caturano nel tentativo da parte di mister Liverani di mettere più fisico al pacchetto offensivo.

dal 61’ Caturano, 6- : manca la maglia da titolare ed entra nell’ultima mezzora al posto di “Hulk”. Riesce a creare profondità, ma non a creare azioni pericolose degne di nota.

Di Piazza, 5.5: corre, si dimena, ma tocca un quantitativo di palloni utili pari quasi a zero. Ha il merito di tenere alta la squadra nel secondo tempo, ma la prima vera occasione arriva al 95′, con un tiro al volo che Gomis respinge sulla linea di porta, forse anche oltre.

Liverani, 5.5: dopo la sosta, il Lecce torna in campo con gli stessi undici andati in campo a Fondi due settimane fa, con la sola eccezione di Marco Mancosu, e la musica non è per nulla cambiata. Primi venti minuti da dimenticare completamente per la truppa giallorossa che non solo non riesce a imbastire un’azione degna di nota, ma si fa anche infilare dopo appena 5 minuti. Le qualità in campo fanno emergere le differenze tra le due compagini: nel finale i giallorossi passano anche a uno spregiudicato 4-3-3, ma al netto di questo la capolista continua a soffrire troppo con le “piccole”. Salva tutto l’incornata di Armelino: sono tredici risultati utili di fila, primo posto ancora salvo.



In questo articolo: