Scialbo pareggio per il Lecce: Liverani resta al palo. Le pagelle della gara contro il Fondi

La capolista rallenta sul campo del Fondi, ma allunga comunque la striscia positiva di risultati. Occasioni migliori firmate da Di Piazza e Persano. Nel prossimo turno i giallorossi riposano.

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Solo 0-0 per la capolista. Il Lecce non va oltre il pari a reti bianche sul campo del Racing Fondi: gara in generale sottotono, con i salentini più caparbi nel secondo tempo. Poche occasioni da rete, però: la migliore è sciupata da Di Piazza, mentre il rientrate Persano sfiora la gioia all’ultimo minuto. Ci mette del suo anche Perucchini: queste le pagelle dei giallorossi.

Perucchini, 6+ : non è una partita complicata per l’estremo difensore giallorosso che però mette una firma importante nel risultato: al 39esimo, infatti, è bello il suo intervento basso sulla conclusione di Addessi, smanacciata in calcio d’angolo. Per il resto poche annotazioni.

Lepore, 6: più che discreto in fase di copertura dove tutto sommato riesce a tenere a bada le incursioni dei pontini. Come al solito il capitano è molto generoso in fase di spinta, bene l’intesa con Armellino e Di Piazza, meno bene l’ultimo passaggio.

Cosenza, 6: dopo una prestazione di lieve appannamento, quella della scorsa settimana contro la Reggina, è lui che oggi guida la difesa, a tratti in sofferenza. Ingaggia un bel duello con l’esperto Corvia: sulle palle alte il centrale giallorosso non ha rivali.

Drudi, 6: tempismo non sempre perfetto per lui che torna tra i titolari al posto del giovane Riccardi. Prestazione tutto sommato ordinata, anche se il duo Corvia-Lazzari a tratti crea grattacapi. A venti minuti dal termine finisce KO e viene rilevato da Riccardi.

dal 79’ Riccardi, senza voto: questa volta gioca da subentrato, senza creare e senza rischiare.

Ciancio, 6- : timida oggi la sua prestazione, soprattutto nel primo tempo in fase propositiva. L’ex Cosenza pensa prima a contenere, poi a cercare lo scatto in avanti. Leggermente meglio nella seconda frazione, in cui è più partecipe dell’azione.

Arrigoni, 6: ci ha abituati ad altre prove il numero 6 salentino che, ad ogni modo, riesce sempre a mettere ordine e disciplina nella manovra – oggi poco incisiva – dei suoi. Bene in fase di contenimento.

Armellino, 6- : gara un po’ in anonimato per l’ex Matera che spesso si nasconde tra le linee senza toccare molti palloni. Si rende pericoloso soltanto in avvio di ripresa, con un calcio di punizione dalla distanza che, seppur potente, è facile preda del portiere avversario.

Tsonev, 6.5: reduce da due gol consecutivi, è suo il primo tiro della partita, un bell’esterno destro che sfiora la marcatura. Gioca nel tris di centrocampo, ma spesso e volentieri si infila alle spalle del pacchetto offensivo. Suo il palo colpito nella ripresa, dopo uno spiovente arrivato da destro. Reattivo e dinamico, sembra godere di un invidiabile stato di forma, ma tutto solo può davvero poco.

Pacilli, 6- : con Mancosu costretto in panchina, è lui a sostenere le due punte per circa un’ora di gioco. Svolge il compito con diligenza, ma la posizione non consente lui di mettere in risalto tutte le sue doti: alla fine crea poco e lascia il campo per un’altra punta di peso.

dal 60’ Persano, 6.5: nuovo debutto in giallorosso per il salentino doc che, rientrato dal prestito-fallimento con il Modena, rischia di far ricordare la sua partita con il gol. All’ultimo respiro ci prova dalla distanza, sfiorando il palo alla sinistra di Elizaj. Non può essere al top della forma, ma nell’immediato futuro può essere una carta da non sottovalutare.

Torromino, 5.5: poco cattivo, poco concreto. Hulk questa volta resta ingabbiato e nonostante la buona volontà non riesce a creare pericoli alla retroguardia laziale. L’abnegazione non viene mai meno, ma i suoi assoli palla al piede non sempre sono intonati.

dal 84′ Dubickas, senza voto: lotta nel finale, ma non riesce a toccare palla.

Di Piazza, 5.5: in compagnia di tutti i suoi compagni, disputa una gara scialba e complicata. Sembrava poter mettere tutto al suo posto con una rete, ma sciupa incredibilmente il gol del vantaggio con un contropiede allo scoccare dell’ora di gioco quando, in velocita e a tu per tu con Elezaj, spara sull’estremo difensore anziché tenere la sfera bassa. Non è da lui.

Liverani, 5.5: avrebbe fatto più notizia se il Lecce avesse sofferto il possesso palla per mano del Fondi. Ovviamente il pallino del gioco resta saldamente nelle mani dei giallorossi, ma un po’ per sfortuna, un po’ per imprecisione, un po’ anche per l’ordine messo in campo dalla truppa di Mattei, i salentini non riescono a spadroneggiare, tanto meno a creare occasioni nitide. Si può recriminare per un palo e le tante assenze, ma obiettivamente oggi troppo poco per la capolista. Note dolci: il Lecce centra il tredicesimo risultato utile consecutivo che lo manda al turno di riposo da primo della classe. Ma le inseguitrici non mollano la presa.



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