
Prima poi, inevitabilmente, doveva succedere: difficile dire se sia stato meglio adesso, in modo da mantenere ancora alta la guardia, oppure no, ma sta di fatto che il Lecce cade per la prima volta nel suo stadio, prima sconfitta in campionato per mister Liverani. Carnefice dei giallorossi ieri è stata la Juve Stabia, attenta a difendersi, brava a ripartire e a punire i salentini nel momento giusto.
I giallorossi, invece, sono partiti anche bene: tanto possesso, buone visione di gioco, ma quasi nulla in attacco con tutti gli attaccanti rimasti a secco di palle utili. E così arriva uno stop inatteso, che però non deve gettare nel panico: il Lecce resta a +7 dal Catania e resta artefice del suo destino.
“Una sconfitta può capitare, anche se a me non piace perdere mai, nemmeno a biliardino – commenta a caldo mister Liverani. Nonostante una gara non bella, fino al gol non credo che il Lecce avrebbe meritato di perdere. In questi mesi abbiamo a volte commentato vittorie poco brillanti, e oggi invece facciamo i conti con un KO che non meritavamo perché abbiamo passato gran parte del match nella metà campo avversaria. Cosa è successo oggi? Sicuramente non sono stato bravo a spiegare ai ragazzi le insidie di questa gara, poi è mancata la velocità di esecuzione, con troppi tocchi. Non dovevamo concedere, poi, quella ripartenza.
Mi prendo io le responsabilità perché i ragazzi hanno fatto tutto quello che ho chiesto loro: analizzeremo questa battuta d’arresto e pensiamo adesso a preparare al meglio la prossima contro l’Akragas. Non so se il vantaggio sulle inseguitrici abbia giocato un fattore, soprattutto psicologico, ma questi discorsi virtuali non mi appassionano. Penso al concreto, guardiamo a noi stessi”, conclude il tecnico romano.
Ai microfoni il Presidente
“È la mia prima sconfitta da Presidente – ironizza Sticchi Damiani. Siamo e restiamo sereni: siamo incappati in una giornata storta, ma non facciamo drammi perché abbiamo un buon vantaggio da gestire. I ragazzi hanno creato un gruppo intelligente, concentrato sull’obiettivo finale: domani torneremo ad allenarci e sabato prossimo andremo a fare la partita della vita. Lo dobbiamo ai nostri tifosi che hanno dimostrato, anche oggi, di essere eccezionali. L’applauso finale è stata una carezza alla rosa.
In passato le giocate del singolo ci hanno risolto qualche partita: oggi questo non è accaduto e ho il rammarico perché per come si era messa la gara, senza non troppa fatica, avremmo potuto accontentarci di un pareggio”.
Parla Ciccio Cosenza
“Una sconfitta non è mai ben accetta, ma non è uno scivolone brutto perché a parte gli ultimi 5 minuti, abbiamo concesso poco, cercando di rimediare allo svantaggio”. Questo il pensiero di Ciccio Cosenza, la cui leggerezza in disimpegno è costata il gol del Vespe.
“L’episodio oggi ci ha condannato, ma non cambia nulla: non avremmo chiuso i conti oggi. Sappiamo che ci sarà da soffrire fino alla fine: dovevamo osare di più. Ci è mancato anche un pizzico di fortuna e siamo venuti meno in fatto di qualità. Non doveva succedere, ma è successo: nell’economia del campionato questo KO sposta poco. Dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro, cercando di migliorare quello che oggi non è andato al meglio. Noi rilassati? Assolutamente, la mentalità del Lecce è quella giusta, sempre a mille all’ora. Meglio stare davanti che inseguire. I tifosi? Hanno capito che l’impegno c’è stato, come il cuore: ci spiace per loro, ma noi abbiamo il cammino tracciato”.
Le altre
Dunque, distanze invariate in vetta alla classifica. Il Lecce non approfitta del turno di riposo osservato dal Catania. Cosa che invece fa il Trapani che, in rimonta, supera la Reggina in trasferta per 2 a 1. Tiene il passo il Siracusa che rifila un sonoro 3-0 al Monopoli, mentre il Rende si impone di misura anche sul campo del Catanzaro.
0-2 per il Matera a Fondi, mentre il Cosenza riassapora l’amara sconfitta contro la Caserta, sempre più mina vagante di questo campionato. Secondo successo consecutivo per il Bisceglie che in casa supera l’Akragas (2-1); invece per la Virtus Francavilla arriva un punto sul campo della Sicula Leonzio (2-2). Infine, in chiave salvezza, preziosa vittoria esterna dell’Andria contro la Paganese.
La classifica
Lecce 56, Catania 49, Trapani 47, Siracusa 42, Rende 41, Matera 40, Monopoli 37, Cosenza e Juve Stabia 36, Bisceglie e V.Francavilla 33, Sicula Leonzio e Catanzaro 31, Casertana 29, Reggina 28, Fondi, Paganese e Andria 23, Akragas 11.