Finisce a reti bianche la gara di campionato tra Sicula Leonzio e Lecce: i giallorossi partono mettendo nello score due traverse, non corrono pericoli e alla fine si fermano, in un match dal sapore del “volemose bene“. Una partita che non finirà certamente negli annali del calcio per il suo spettacolo, ma che permette alla capolista di allungare ancora sul Catania, uscito con le ossa rotta (5-0) da Monopoli.
Perucchini, 6: chiamato in causa in un paio di circostanze per tempo, non ha dovuto certamente ricorrere agli straordinari. Il portierone lombardo si fa vedere con qualche uscita alta e un paio di respinte corte, ma gli attaccanti lentini creano davvero pochi grattacapi.
Lepore, 6- : smaltito il fastidio muscolare che lo ha costretto a saltare la trasferta di Catanzaro, il capitano torna a impadronirsi della corsia destra. Buona la sua prestazione, fatta soprattutto di corsa e impegno. Fuori misura un paio di cross spioventi.
Cosenza, 6: scontato il turno di squalifica, torna a guidare la difesa giallorossa. La sua presenza in campo si sente eccome anche se anche lui soffre a tratti gli inserimenti veloci dei ‘piccoli’ velocisti siciliani. Ammonito al 25′ per una trattenuta su Arcidiacono.
Marino, 6- : ancora una volta titolare, ma questa volta cambia partner di reparto prendendo il posto di Riccardi. Maluccio in fase di impostazione con i passaggi in verticale, cerca di fare quello che può in copertura, vedendosi superato in un paio di circostanza in velocità.
Di Matteo, 5: prestazione di assoluto anonimato per il pendolino giallorosso che però è sempre preciso e puntuale a farsi trovare pronto in fase di non possesso. Assente, invece, in fase di spinta dove sbaglia anche qualche appoggio di troppo.
Arrigoni, 6.5: l’infaticabile Arrigoni scende in campo anche dopo i 90′ minuti giocati in settimana in Coppa Italia, segno questo di come mister Liverani e la squadra tutta proprio non possa fare a meno di lui. Ogni azione passa dai suoi piedi, tocca una quantità industriale di palloni ed è certamente il migliore in campo dei suoi.
Armellino, 6: tanta legna, tanta corsa, tanta fatica per l’ex Matera che svolge il suo sporco compito alla perfezione. Consistenza a centrocampo dalle sue parti, tante sportellate e buone intuizioni. Buona l’intesa con Lepore e Arrigoni.
Mancosu, 6: la prestazione del centrocampista sardo è un continuo crescendo. Inizia prendendo le misure agli avversari, poi si propone, ripiega e cerca anche il gol: colpisce in pieno la traversa al 43esimo del primo tempo con uno dei tiri d’alta classe dei suoi, finendo con le mani tra i capelli. Nel secondo tempo, con l’uscita dal campo di Costa, si posiziona alle spalle degli attaccanti, prima di essere richiamato in panchina.
dall’82 Legittimo, : entra nel finale per coprire ancora di più la difesa.
Costa Ferreira, 6: trequartista annunciato considerate le assenze di Tsonev e Tabanelli, il portoghese sembra godere di un più che discreto stato di forma. Si muove tanto tra le linee, cerca con insistenza gli attaccanti, anche se non sempre riesce nel suo intento. Spinge fin quando può, poi lascia spazio a Selasi.
dal 66′ Selasi, 6-: altra apparizione a partita in corso per il giovane ghanese scuola Pescara che fa il suo senza infamia ne lode.
Torromino, 6- : sufficiente la prestazione di Hulk che corre, cerca lo spunto giusto, ma dialoga poco con i compagni. In attacco arrivano pochi palloni utili, lui sbatte in un paio di circostanze contro i difensori ospiti e dopo oltre un’ora di gioco lascia il campo a Di Piazza.
dal 65′ Di Piazza, 5: pur di toccare un pallone arretra fino alla linea di centrocampo. Per il resto, nessuno spunto, nessun pressing asfissiante, nessuna voglia di spaccare il mondo. In piena sintonia con i suoi compagni.
Saraniti, 6: il bomber del campionato dimostra di essere ancora scatenato e dopo appena quattro minuti colpisce una traversa dopo un tiro violentissimo innescato da una ripartenza improvvisa dei giallorossi. Una manciata di secondi dopo perde un’altra occasione colpendo debole col mancino dopo una bella rincorsa. Poi sparisce del tutto: corre, ma non riceve palle utili.
Liverani, 6: viste le due defezioni e lo stato di forma del gruppo, il tecnico manda in campo la miglior formazione possibile. La prestazione però non è da incorniciare: il Lecce inizia con la giusta verve, crea almeno tre occasioni da gol, ma due traverse si oppongono al vantaggio. Nel secondo tempo, invece, è di assoluto controllo del pallone e del risultato: da Monopoli arrivano notizie confortanti (il Catania nel prende 5 e si arena) e i giallorossi preferiscono non rischiare, abbottonandosi in difesa con l’inserimento anche di Legittimo. Verrebbe da dire “peccato”, perché la Sicula non è stata per nulla irresistibile, il Lecce poteva aprirsi un’autostrada per la B, ma alla fine dei conti i salentini portano a casa 4 punti nelle ultime due trasferte, allungano a +7 sui secondi in classifica e Liverani conserva ancora la sua imbattibilità in campionato.
