Solo 3 punti, una vittoria nelle ultime due gare, e poi sarà Serie B. Il Lecce vede il paradiso nella giornata in cui riposa: nel posticipo di giornata, il Trapani sbanca il “Massimino” di Catania, agguanta i cugini etnei al secondo posto, ma soprattutto regala al Lecce due match point incredibili.
Finisce 1-2 in una gara dominata dagli uomini di Calori
Primo tempo di chiara marca ospite: gli uomini di Calori costruiscono, tessono buone trame di gioco e arrivano al tiro con pericolosità. Tra gli entri particolarmente nervoso Curiale.
Nella ripresa, invece, il Catania sente la spinta dei 17mila del “Massimino” e partono a mille, ma è solo un’illusione. Passano soltanto 5 minuti e il Trapani trova il meritato vantaggio: Palumbo sfonda per vie centrali, riesce a vincere un paio di contrasti e batte Pisseri. Insistono gli ospiti che dopo una manciata di minuti trovano il raddoppio con un colpo di testa di Evacuo, ma per l’arbitro il bomber granata è in fuorigioco. Molto dubbio l’episodio.
Il Trapani insiste, ma il Catania si rende pericoloso: Furlan si supera su Manneh prima, Curiale poi e Barisic, poi al 73’ Russotto, appena entrato, colpisce il palo da distanza siderale.
Il Trapani però meriterebbe anche il 2-0: prima lo sfiora con Fazio che, in pieno recupero, a tu per tu con Pisseri, si fa ipnotizzare dall’esterno difensore etneo, poi lo trova con Marras al minuto 93. A Trapani e Lecce è apoteosi. All’ultimo respiro calcio di rigore per il Catania: il gol di Lodi dagli undici metri è peró ininfluente ai fini del risultato finale. Al “Cibali” silenzio tombale, sulle strade del Salento il boato.
I giallorossi mantengono il +4 sul duo siciliano che insegue e domenica, contro la Paganese, si potrà fare festa per davvero.
