"Avrei voluto far parlare il campo e non parlare del campo, si è venuta a creare questa polemica di cui, sinceramente, mi sarebbe piaciuto far volentieri a meno. Questo incontro è stato voluto per fare chiarezza su alcuni dettagli che non sono noti". Con queste parole il presidente dell'U.S. Lecce , Savino Tesoro, ha dato il via all'incontro con gli operatori della comunicazione sulla polemiche che negli ultimi giorni hanno animato i tifosi giallorossi, e non solo, già grandemente provati dall'eccessiva umidità estiva e dall'interrogativo inerente il campionato che dovranno disputare i salentini la prossima stagione. Oggetto del contendere, naturalmente, il terreno di gioco dello stadio 'Via del Mare' reso impraticabile a seguito dell'esibizione lo scorso luglio dei Negramaro.
"Tutto inizia il 19 febbraio scorso – prosegue il numero uno del sodalizio giallorosso – quando ci è stato chiesto il nulla osta da parte del Comune per far svolgere il concerto presso lo stadio. A quel punto abbiamo girato la richiesta alla GreenSport, affinché ci desse il parere tecnico. Fatto sta che il 7 di marzo ha preso il via la prevendita dei biglietti per l'esibizione del gruppo. Il 19 di marzo, poi, è giunta la relazione tecnica nella quale si esprimeva un parere negativo in quanto, a seguito dell'evento, il costo per il ripristino del terreno di gioco corrispondeva a 150mila euro e noi il 21 abbiamo fatta avere all'amministrazione comunale il documento".
A quel punto, però, la vendita dei tagliandi era già iniziata, quindi, a seguito di vari incontri in Comune alla mia presenza – aggiunge Tesoro – a quella dei tecnici di GreenSport e di Palazzo Carafa e del sindaco si è stabilito che la cifra che si sarebbe dovuta stanziare sarebbe stata pari a 35mila euro di cui 25mila corrisposta dalla società organizzatrice del concerto ed il resto da parte dell'amministrazione comunale.
"Fatto sta che ad oggi, nonostante, le varie sollecitazioni alle quali non abbiamo avuto risposta perché Paolo Perrone non ha mai risposto al telefono, quella cifra ancora non si è vista. Io non ho mai chiesto nulla, ho solo pregato di non essere ostacolato nella gestione della società che, nonostante tutto, non sento mia perché appartiene a tutti".
"Quello che non mi è piaciuto sono state le affermazioni nelle quali si è dichiarato che io volessi speculare per far rifare il terreno di gioco a spese del comune, quando, durante i Play Off, il campo era simile ad un biliardo". Ma c'è di più oltre ai problemi all'erba bisogna fare i conti con altri 10mila euro di danni causati ai sanitari e per la pulizia straordinaria dell'intero impianto. Lecce si candida a Capitale Europea della cultura, "ma – dice sempre il Presidente – il sindaco parla ancora di stile dei leccesi e dei baresi".
"Voglio rassicurare i tifosi. Il Lecce giocherà nel suo stadio in occasione della prima gara interna contro il Barletta, a costo anche di rimetterci di tasca mia, ma chiedo a Paolo Perrone di essere chiaro se intende pagare o se vuole che noi si faccia causa al Comune. Dico di più: se intende finanziare tutto di tasca propria senza mettere in mezzo le risorse comunali gli farò un grosso sconto. Metà cifra la elargirà lui, l'altra tra metà io".
Ha poi parlato Graziano Torsello, responsabile della ditta GreenSport che ha spiegato gli interventi compiuti. "Ho letto nei giorni scorsi interrogativi circa il fatto che in altri stadi d'Italia si svolgono i concerti e poi non si hanno problemi. La spiegazione è un'altra: negli altri impianti al termine dell'esibizione si compie il rizzolamento, qui, invece, il Sindaco è stato chiaro. Non si sarebbe potuto rizzollare perché mancano le risorse. Così abbiamo proceduto ad un altro tipo di intervento. Abbiamo deciso di impiantare 60mila piantine, una prima parte 10 giorni prima della data del concerto, la seconda, dieci giorni dopo".
"Personalmente ho fatto alcune richieste alla società organizzatrice del concerto che sono state disattese come, per esempio, quello di non mettere il salva erba, ma alla fine in occasione della prima gara di Coppa Italia contro il Foligno si è giocato su un campo accettabile. Ora, dopo gli incontri svolti, siamo partiti da una cifra di 60mila euro per arrivare, poi, a 35mila. Solo per le piantine e la sabbia sono stati investiti 18mila euro. Va bene non guadagnare nulla dal nostro intervento, ma non si può neanche rimetterci. Comunque mi allineo con le dichiarazioni del presidente Tesoro e assicuro che il 6 di settembre il Lecce giocherà sul suo terreno di gioco".
Dopo i vari botta e risposta e mezzo comunicati stampa e post su Facebook, oggi la società ha fatto chiarezza. Adesso si attende la risposta del primo cittadino per far conoscere al sua verità dei fatti.