Lecce, presentato Delvecchio: “Necessario fermare la fuga dei nostri talenti”. Sticchi bacchetta il Comune

Si è svolta questo pomeriggio la presentazione del nuovo Responsabile del Settore Giovanile. Terza avventura in giallorosso la sua. Il Presidente parla della questione stadio.

Siamo qui oggi per presentare il nuovo Responsabile del Settore giovanile giallorosso, si tratta di Gennaro Delvecchio e sono veramente felice che venga a far parte della nostra famiglia, è giovane per quel che riguarda la professione, ma ha conseguito già alcuni successi”, con queste parole, Mauro Meluso, Direttore Sportivo del sodalizio di “Via Colennello Costadura”, ha presentato, nel pomeriggio di oggi, colui che per i prossimi tre anni avrà il compito di fare crescere i giovani atleti salentini e far tornare ai fasti di un tempo un comparto che tante, tantissime soddisfazioni ha dato ai colori giallorossi.

L’occasione, poi, è stata propizia per il Ds per fare una sorta di consuntivo di questa prima parte di mercato: “Siamo vicini all’acquisizione di Fiamozzi e Vigorito con i quali ci sono già accordi e un accordo di massima lo abbiamo con lo staff di Petriccione. Successivamente ci dedicheremo alle cessioni, ci sono 6/7 giocatori sul mercato e da qui fino al 25 agosto penseremo a sfoltire la rosa.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il numero uno della società, il Presidente Saverio Sticchi Damiani: “Con la conquista della Serie B abbiamo un’occasione molto importante. Si è più volte ribadito da parte nostra che il Settore Giovanile è fondamentale. Ringrazio Roberto Alberti per il lavoro svolto in questi anni, si era esaurita la durata temporale del contratto e di comune accordo abbiamo deciso di cambiare e dopo una veloce istruttoria il profilo che ci ha maggiormente colpito è stato quello di Gennaro che ha fatto bene al Bari, conosce il nostro territorio per le due stagioni trascorse in precedenza in maglia giallorossa, ma è anche un grande esperto dei giovani calciatori della Puglia. Ha l’opportunità di partire da un anno zero e da una serie di novità quali il nuovo centro sportivo. Sarà un’impresa dura, ma conoscendo il carattere sono certo non si sottrarrà”.

Dopo gli interventi dei due dirigenti, quindi, la parola è passata a lui, il protagonista di giornata, alla sua terza esperienza con i colori salentini, dopo le due stagioni trascorse da calciatore: “Provo un sentimento di profondo orgoglio – ha affermato –  perché la società mi ha scelto in questo ruolo ambito da tanti. Torno a Lecce dopo alcuni anni in un’altra veste, per cercare di creare situazioni importanti. In questo ambito ci vogliono progetti a medio e lungo termine, è vero che questo sarà un anno zero, ma la società mi ha messo nelle condizioni di lavorare al meglio.

Gennaro Delvecchio e Mauro Meluso

L’obiettivo principale è quello di fare sì che i giovani talenti del territorio non preferiscano altre squadre, perché sotto questo punto di vista stiamo assistendo a una vera e propria fuga, l’obiettivo principale, ripeto, è quello fare in modo che rimangano qui, formarli al meglio e cercare in un secondo momento di ottenere plusvalenze da eventuali cessioni. È un sacrilegio il fatto che i ragazzi vogliano scappare dalla propria terra, ma per far terminare questo andazzo molto dipenderà da noi, è molto importante il modo in cui lavoreremo e dovremo essere presenti da Lecce a Leuca e attenzionare anche altre provincie come Brindisi e Taranto.

Tra un paio di giorni avrete tutti i nomi riguardo i tecnici delle varie compagini, devo svolgere una serie di colloqui. Devo fare qualche nome? Siviglia, per esempio, mi ha fatto una bella impressione.

Cosa penso di ciò che è accaduto al Bari? Meglio non parlarne perché grazie al lavoro che ho svolto lì ho avuto l’opportunità di tornare al Lecce e mi dispiace tahtissimo quello che è accaduto”.

Le stagioni trascorse in giallorosso

“Se mi sento in debito con questa città? Sinceramente no! La prima volta sono giunto qui in prestito dalla Sampdoria e qualcuno diceva che pensassi troppo ai blucerchiati, ma ritengo di aver fatto il mio. Per quel che riguarda la seconda stagione, mi voleva l’Atalanta, ma ho preferito tornare a Lecce firmando un contratto che prevedeva il prolungamento anche in caso di retrocessione in Serie B. Poi è accaduto quello che è accaduto, i giallorossi sono stati regrediti in C e sarei rimasto volentieri, ma non ho travato l’accordo con la famiglia Tesoro e le strade si sono separate.

Da un primo approccio ho trovato ragazzi straordinari e disponibilità totale. La Primavera deve vivere in funzione della prima squadra e riguardo al discorso concernente gli allenatori la cosa da cui non si dovrà prescindere è la motivazione, se non si è disponibili, non si hanno entusiasmo e motivazione non si va da alcuna parte anche se si è molto preparati.

Vi voglio dare una piccola anticipazione: mister Maragliulo al 99% sarà il tecnico dell’under 17, è una persona seria, disponibile e preparerà i ragazzi del futuro. Un’altra cosa importante è che ci sarà una stretta collaborazione con le scuole calcio della provincia

Ritengo sia giusto che si siano separate le squadre Primavera, perché i club di Serie B non possono competere con le grandi società di A che hanno la possibilità di investire cifre importanti”

Successivamente la parola è tornata al Presidente Sticchi che non si è sottratto ad alcune domande, per così dire spinose, riguardanti soprattutto la questione stadio.

“Immaginare che a 150 km da qui sia successo ciò di cui si è parlato in precedenza (il fallimento del Bari n.d.r), fa aumentare la consapevolezza che possa accadere di oltrepassare un limite che non è difficile da oltrepassare.

È necessario, quindi, quando le cose vanno bene, lavorare tutti di concerto. Abbiamo trovato un gruppo di persone disposte a fare enormi sacrifici e ci aspettiamo in un certo qual modo che anche le aziende del territorio ci diano una mano.

Questa mano, però, lo dico senza voler fare alcuna polemica, deve giungere anche da parte dell’Amministrazione Comunale, perché un’Amministrazione che partecipa ai funerali di una squadra non ha alcun senso.

Il trend della sottoscrizione degli abbonamenti è incoraggiante, nonostante l’aumento dei prezzi, quindi i tifosi sono ben consci della situazione e ci stanno aiutando.

Non è una polemica, ripeto, in questi primi mesi gran parte delle risorse le stiamo destinando alle strutture e non spetterebbe tutto a noi. L’impianto di illuminazione lo abbiamo finanziato totalmente  da soli e sono molto preoccupato per il terreno che dopo il concerto dei Negramaro va completamente rizollato. Sono venuto a sapere che l’organizzazione dell’evento ha dato come garanzia un assegno della cifra di 20mila euro e rizollare il campo ne costa circa 200mila euro. Dalla Lega ci hanno fatto sapere, che in caso non si provvederà, l’operazione verrà eseguita d’ufficio e la cifra verrebbe scomputata dalle risorse che dobbiamo ricevere dalle istituzioni del calcio.

Un altro argomento di cui si parla tanto è quello del rinnovo della convenzione e al momento siamo fermi al discorso di due anni fa. A parole ho sentito molta vicinanza, ma è giunto il momento dei fatti. Inoltre, c’è una regola, che speriamo venga cambiata, che ci impone di spendere, per quel che riguarda gli ingaggi dei calciatori, la metà di quanto si è ricavato. Essendo questo il primo anno di Serie B per noi, ci è stata attribuita una cifra forfettaria di sette milioni di euro, quindi per gli atleti dobbiamo spendere 3,5 milioni di euro e per poter sforare questi paletti abbiamo dovuto sottoscrivere una seconda fideiussione molto costosa.

Ho sentito dire che per l’esibizione dei Negramaro abbiamo ricevuto un contributo alto per le spese da sostenere, bene, abbiamo sì riscosso un versamento, ma dell’importo di 30mila euro e, fatture alla mano, effettate queste incombenze la cifra ha superato il contributo”.



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