Da Alezio allo Juventus Stadium: il sogno di Checco Pizzileo in diretta su Sky

Cosa prova un bambino di sette anni al cospetto dei suoi idoli? Lo abbiamo chiesto al piccolo Francesco che ha avuto la fortuna di conoscere e di tenere per mano i giocatori della sua squadra del cuore.

Francesco Pizzileo, Checco per gli amici, ha sette anni, è uno juventino sfegatato e la scorsa settimana ha realizzato il suo sogno più grande: è stato infatti uno dei 22 fortunati bambini che hanno avuto la possibilità di accompagnare in campo i giocatori durante la partita di Sabato 15 Ottobre, grazie all’iniziativa promozionale della Serie A “Bimbi in Campo” .

Quella sera, nello Juventus Stadium di Torino, la Vecchia Signora doveva confrontarsi con l’Udinese e il nostro intraprendente protagonista ha potuto raccontare ai suoi compagni di classe, una volta tornato a scuola,  l’emozione che ha provato calpestando la stessa erbetta sintetica su cui hanno giocato i suoi beniamini. 

Ciao Francesco, ci racconti la tua esperienza?
Ci proverò anche se per me è stata un’emozione indescrivibile. Quando ho preso il treno con il mio papà quasi non riuscivo a parlare per l’agitazione. Mi tremavano le mani all’idea di essere visto in Tv accanto ai miei calciatori preferiti e mi si bloccava il respiro immaginando quanto avrebbe battuto forte il mio cuore se solo fossi riuscito a prendere per mano Buffon. Purtroppo questo mio ultimo grande desiderio non si è realizzato!

In che senso?
Nel senso che ho preso per mano un calciatore dell’Udinese.  Ho avuto comunque i giocatori della Juve a meno di tre metri di distanza e non mi posso certo lamentare.

I tuoi compagi di classe hanno guardato la partita? Cosa ti hanno detto quando sei tornato a scuola?
Mi hanno chiesto tutti cosa avessi provato ritrovandomi in quel campo da gioco enorme con tutti gli occhi del pubblico puntati addosso. Riccardo, il mio compagno di banco, ha guardato la partita da casa e mi ha preso in giro imitando la faccia che ho fatto quando sono arrivati i calciatori. Avevo la bocca spalancata, se ci ripenso non posso fare a meno di ridere!

Chi è il tuo calciatore preferito?
Adoro tutta la squadra ma il mio idolo indiscusso è Buffon!

Che lavoro vuoi fare da grande? Giochi a calcio?
Certo che gioco a calcetto e saluto tutti i miei compagni di squadra! Da grande vorrei fare il Calciatore o il  telecronista sportivo. Certamente sono posizioni difficili da raggiungere ed io non sono uno sprovveduto, ho anche un piano B: fare il veterinario.

Cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza?
Guardare una partita dal vivo è impagabile, i sedili dello stadio non hanno nulla a che vedere con il divano di casa. Un’altra cosa che mi ha fatto molto piacere è stato l’aver potuto passare del tempo con mio cugino Antonio. Studia a Torino e ha ospitato me e papà condividendo con noi l’entusiasmo di questo viaggio.  Gli voglio tanto bene, peccato sia interista!

Quando un bambino dai buoni sentimenti vede un proprio sogno materializzarsi è sempre una grande gioia, non solo per la sua famiglia, ma anche per chi viene a conoscere la sua storia. Francesco conserva di questa magica avventura un ricordo stupendo, ma ha un unico cruccio, la sua mamma ha lavato le scarpette che hanno calpestato lo stesso campo attraversato da Buffon e non riesce proprio a farsene una ragione.

Piccolo amico, tranquillo ed abbi fede: le mamme trovano sempre il modo per farsi perdonare!
 
di Armenia Cotardo



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